Corse clandestine di notte: "Si trovano nel parcheggio dell’Esp. Ma i controlli non bastano"

Il vicesindaco alla Polizia locale Eugenio Fusignani annuncia un giro di vite con passaggi e provvedimenti "Il fenomeno però va prima di tutto compreso, in questi casi la repressione da sola conta poco".

Corse clandestine di notte: "Si trovano nel parcheggio dell’Esp. Ma i controlli non bastano"

Corse clandestine di notte: "Si trovano nel parcheggio dell’Esp. Ma i controlli non bastano"

Corse clandestine nel parcheggio dell’Esp e nelle strade limitrofe durante la notte. E poi, ancora, motorini che sfrecciano nei sottopassi ciclopedonali dove non dovrebbero nemmeno accedere, oltre ad assembramenti di notte nei parchi dove qualcuno si ferma anche a dormire. Succede a Borgo Montone da un po’ di tempo e la polizia locale è già intervenuta per arginare il fenomeno. E i controlli verranno aumentati, ma secondo il vicesindaco non bastano.

"Fanno le corse nel parcheggio dell’Esp e anche in via Fiume Montone Abbandonato – spiega il vicesindaco con delega alla Polizia locale Eugenio Fusignani – e questi assembramenti di giovani sono un fenomeno che stiamo attenzionando. In questo momento stiamo facendo un monitoraggio nella zona per capire la situazione". Insomma, giro di vite dei controlli delle forze dell’ordine ma non solo. "La semplice azione di polizia da sola non è sufficiente in questi casi – prosegue Fusignani –. Io posso anche occupare quella zona con le pattuglie ma non sradicherò il fenomeno del tutto, finirò per spostarlo soltanto, con i ragazzi che andranno altrove a fare la stessa cosa. E questi sono fenomeni sociologici che vanno tenuti sotto controllo e non ignorati, perché sono al limite della legalità e anche perché la convivenza civile in quella zona va ripristinata. E noi come Comune facciamo la nostra parte in base a quanto ci compete: la polizia locale va e controlla, i servizi sociali possono intervenire per situazioni di grave disagio".

A Borgo Montone, tra i residenti, il fenomeno è ovviamente ben conosciuto. "Nelle chat di quartiere si scrivono cose che tendono sempre a ingigantire quello che succede – aggiunge Fusignani – ma alcune criticità ci sono, è innegabile. E prima di partire con una cura del fenomeno ci vuole una diagnosi, capire quello che succede e perché. Ovvero chiarire qual è davvero la situazione: se sono ragazzini che fanno stupidaggini adolescenziali, come abbiamo fatto più o meno tutti, o qualcosa di più consistente. Le misure principali sono comunque quelle educative, la repressione da sola conta poco. Vanno ovviamente bene le azioni di controllo da parte di tutte le forze dell’ordine e di polizia, ma serve in primis una comprensione sociale del fenomeno, o non si va da nessuna parte".

La questione, insomma, secondo il vicesindaco deve partire dalla scuola e dal supporto a questi ragazzi.

E, nel frattempo, "la polizia locale continuerà a intervenire ed effettuare passaggi nella zona per tenere sotto controllo questo fenomeno giovanile preoccupante", che sta allarmando molto anche i residenti di tutto il quartiere.

Sara Servadei