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Cresce la raccolta differenziata: "Abbandoni, telecamere in arrivo"
Un percorso a ostacoli lungo quattro anni. È quello che è servito per relegare al passato i pessimi dati sulla raccolta differenziata che nel 2020 ci vedevano all’ultimo posto in una regione complessivamente virtuosa: allora, infatti, solo il 59,9% dei rifiuti veniva suddiviso tra i bidoni colorati. Nel 2023 – il dato è in realtà ufficioso – siamo arrivati al 77,7%. Certo, è stata dura. Lo è tuttora: in questi anni non sono mancate proteste, petizioni, aggiustamenti e soprattutto abbandoni fuori dai cassonetti, dove ancora presenti. Un problema contro il quale Hera sta acquistando 200 fototrappole destinate ai territori delle province di Ravenna e Cesena.
Partiamo dalla raccolta differenziata. Nel distretto di Ravenna (che comprende i territori dei comuni di Ravenna, Russi e Cervia) si è passati dal 59,9% del 2020 al 59,8% del 2021, al 70,1% del 2022 fino al 77,7% del 2023 (il cui dato, rispetto agli altri, è ancora ufficioso). Per il distretto di Faenza e Lugo (che comprende i territori dei comuni delle Unioni del Faentino e della Bassa Romagna) si è partiti nel 2020 col 62,5% per passare al 64,7% nel 2021, al 70,9% nel 2022 fino al 78,4% nel 2023. "Il trend è in miglioramento – dice Ciro Lelli, responsabile area Ravenna-Cesena di Hera – nonostante ci siano stati anni particolari tra pandemia, alluvione e pure il fortunale dello scorso luglio. In questo contesto di negatività ambientale noi abbiamo comunque ottenuto un buon dato". I rifiuti raccolti dopo l’alluvione e portati nelle maxi discariche create ad hoc non sono stati conteggiati, visto il contesto di emergenza.
Uno dei principali problemi resta l’abbandono di rifiuti, soprattutto fuori dai cassonetti. E qui entrano in gioco le fototrappole, in grado di rilevare i movimenti e che vengono fatte ruotare tra vari luoghi ’caldi’: Hera ne comprerà 200 per le province di Ravenna e Cesena grazie a un finanziamento del Pnrr. I dati dei singoli territori dovranno ancora essere vagliati assieme ai Comuni, ma all’incirca dovrebbero essere una trentina per Ravenna, una decina per Cervia e altrettante per Russi. Tra il Faentino e la Bassa Romagna si pensa a circa 76 fototrappole, ovvero da 4 a 10 per ognuno dei 15 Comuni, in base alle dimensioni di ognuno. "Chiaro che partiremo dai punti più sensibili – dice Lelli – per poi andare a cogliere nuovi fenomeni. Purtroppo di abbandoni ce ne sono, soprattutto dove c’è il porta a porta misto e accanto ai cassonetti c’è chi lascia dei rifiuti".
Un altro tema è quello della correttezza nel differenziare. "Ci stiamo impegnando molto per migliorare questo aspetto – prosegue Lelli – perché negli impianti a oggi si rilevano ancora parecchi errori, sia probabilmente per gesti volontari dei cittadini sia perché qualcuno ancora non ha capito bene come dividere i rifiuti. Ci ritroviamo ancora con materiale gettato nella categoria sbagliata, e aumentare la qualità dei rifiuti è uno dei nostri impegni più grossi. Pensiamo di mettere in campo azioni di comunicazione e campagne specifiche".
Un tema ancora incerto, invece, è la tariffa puntuale, che in futuro dovrebbe essere introdotta: il principio è che più l’utente differenzia e meno paga. "I nuovi sistemi di raccolta hanno gettato le basi, ma a oggi nessuna decisione è stata presa nel Ravennate".
Sara Servadei