ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Diga del rigassificatore. Dal Tar via libera alla direzione dei lavori: "Criteri rispettati"

Respinto il ricorso del secondo raggruppamento classificato. A dicembre la stipula del contratto era stata sospesa.

Il giorno dell’arrivo della nave Bw Singapore al largo di Punta Marina

Il giorno dell’arrivo della nave Bw Singapore al largo di Punta Marina

Erano stati valutati in maniera corretta i criteri per assegnare l’appalto, compresa la "regolarità contributiva e fiscale" del consorzio vincitore. Il Tar di Bologna ha insomma respinto il ricorso sulla direzione lavori e sul coordinamento della sicurezza in fase esecutiva per una delle opere ritenute fondamentali a livello energetico nazionale: la diga frangiflutti a protezione della nave Snam ’Fsru Ravenna’, meglio conosciuta come ’Bw Singapore’.

Al largo della nostra città da fine febbraio scorso, una volta in esercizio, la struttura - si legge nel sito della Snam - consentirà di portare la capacità complessiva di rigassificazione italiana a 28 miliardi di metri cubi, equivalente ai volumi importati via gasdotto dalla Russia nel 2021 prima del conflitto russo-ucraino. Se la decisione del Tar fosse andata in altro senso, l’intera opera avrebbe rischiato di slittare in avanti. In ogni modo, ad aggiudicarsi il lavoro era stata la Bpt Infrastrutture spa. Anche se, accogliendo parzialmente la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso della seconda classificata - la Rina Consulting spa - contro Autorità portuale (Ap), il 17 dicembre i giudici bolognesi avevano bloccato la possibilità di stipulare il contratto in attesa di pronunciarsi nel merito della questione.

Il bando al centro della controversia, risale al 21 giugno scorso: l’aggiudicazione era prevista sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata dal miglior rapporto qualità-prezzo. Con una peculiarità legata al settore, quello energetico, in cui ci si muove: la realizzazione della diga frangiflutti - si legge nella sentenza pubblicata ieri - "costituisce un intervento strategico di pubblica utilità, indifferibile e urgente. Vale a dire una "infrastruttura strategica essenziale per fronteggiare l’emergenza gas". Per questo motivo nel disciplinare di gara era specificato che l’affidamento era "in parte speciale e derogatorio". Valore del servizio stimato in poco più di 6 milioni e 456 mila euro. Il 6 settembre erano state aperte e valutate le offerte con questa graduatoria finale: Btp 90,20 punti; Rina 88,69 punti. L’8 novembre il presidente di Ap aveva approvato gli atti di gara ma il 9 novembre Rina, quale capogruppo, e Sispi, quale mandante, avevano impugnato l’aggiudicazione in favore di Btp. Da ultimo l’11 dicembre Ap aveva consegnato parzialmente i lavori di fatto facendo partire il servizio in via d’urgenza.

Secondo la sentenza a firma del giudice Paolo Amovilli, il "ricorso principale è infondato". Il disciplinare di gara "richiedeva di indicare una serie di servizi affini ritenuti significativi". E cioè - prosegue la sentenza - intesi come "mera similitudine tra le prestazioni richieste". E in tal senso "entrambi i servizi indicati" dal raggruppamento vincitore, devono "ritenersi affini a quelli dell’appalto" ravennate. Vedi direzione lavori del nuovo porto di Al Faw per il ministero dei Trasporti iracheno (importo di oltre 147 milioni di euro). E la progettazione esecutiva per l’adeguamento del ’sistema esperto’ di previsione del moto ondoso per l’installazione dei cassoni della Bocca di Chioggia (valore opera 234 milioni di euro).

Da ultimo "la stazione appaltante ha correttamente verificato la regolarità contributiva e fiscale dei membri del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario per l’intera durata della gara". Spese di lite compensate vista la "complessità delle questioni esaminate".

Andrea Colombari