Diga per il rigassificatore. Sarà a 8 miglia dalla costa. Larga 23,5 metri, alta 10,5 e lunga 882

La barriera per proteggere le navi e l’impianto da eventuali mareggiate sarà realizzata dall’Autorità portuale. Costerà oltre 200 milioni.

"Oggi si è compiuto un fondamentale passo in avanti per la realizzazione del progetto del rigassificatore e il porto di Ravenna, ancora una volta, si conferma quale primo hub energetico del Mediterraneo". Questo il commento di Daniele Rossi, presidente dell’Autorità di sistema portuale, a margine della sottoscrizione insieme a Snam del contratto con Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento di oltre 200 milioni necessario a realizzare una diga frangiflutti a 8 miglia dalla costa. Servirà a proteggere da eventuali mareggiate l’impianto del rigassificatore galleggiante in costruzione in Adriatico, a 8,5 miglia dalla costa, a Punta Marina, sarà alta 10,5 metri, profonda 17. Il bando sarà emesso a breve e i lavori inizieranno prima dell’estate.

"Un’opera colossale", la definisce Rossi, "lunga complessivamente 882 metri e larga 23,5 circa, la cui configurazione è frutto di indagini ingegneristiche estremamente dettagliate e del continuo confronto con le autorità tecniche marittime, che consentirà una gestione delle operazioni di carico e scarico del gas liquido e di rigassificazione in assoluta sicurezza per i vent’anni di durata del progetto". Occorreranno circa due anni per realizzarla, un lasso di tempo che richiederà un potenziamento dei servizi tecnico-nautici, rimorchiatori, piloti e ormeggiatori con nuove assunzioni che faranno fronte a una maggiore attività i cui costi, come hanno ottenuto gli operatori dalla Capitaneria, non incideranno sulle tariffe del porto commerciale. "Siamo particolarmente soddisfatti di poter contribuire come Autorità portuale alla realizzazione di questo progetto che è strategico per mettere in sicurezza le risorse energetiche del paese per il futuro". Un progetto in cui Snam investe circa un miliardo, per un impianto in grado di immettere nella rete nazionale 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Il terminale a mare, in corrispondenza della piattaforma offshore Petra (il cosiddetto ’ragno’), una struttura che veniva utilizzata per ricevere le navi petroliere, ospiterà la nave rigassificatrice BW Singapore, lunga 293 metri e larga 43, acquistata da Snam nel luglio 2022.

"Le navi – precisa l’AdSP - hanno caratteristiche relativamente semplici e non prevedono combustioni o reazioni specifiche. Si tratta di infrastrutture conosciute e a basso impatto ambientale, dotate di strumenti avanzati di monitoraggio e di sistemi di sicurezza, oltre a essere sottoposte alle più stringenti misure di prevenzione e sicurezza, a garanzia delle persone e dei territori interessati, in conformità alla normativa nazionale". I lavori a mare e a terra per il rigassificatore galleggiante sono effettuati da Rosetti Marino, Saipem e Micoperi, sono iniziati il 19 giugno dello scorso anno, dureranno 22 mesi, per renderlo attivo dall’inverno del 2025.

Maria Vittoria Venturelli