Diritto penale ed economia: "Qui giovani sempre più formati"

Il Master in diritto penale dell’impresa e dell’economia a Ravenna forma giovani per le imprese locali. La città si integra con l'università, puntando su specializzazione e qualità. La cerimonia di consegna dei diplomi della IXa edizione evidenzia l'importanza della formazione per il successo aziendale.

Diritto penale ed economia: "Qui giovani sempre più formati"

Diritto penale ed economia: "Qui giovani sempre più formati"

Master in diritto penale dell’impresa e dell’economia ’Filippo Sgubbi’ e del diritto della navigazione centrali per le imprese ravennati che possono usufruire di giovani sempre più e sempre meglio formati. Il tutto in una città, Ravenna, che ha saputo accogliere e integrarsi con l’università che la ricambia, come ha anticipato la direttrice del Master Désirée Fondaroli, con un Master, in arrivo, di secondo livello per aumentare il livello di qualità e di specializzazione. Le istituzioni accademiche stanno lavorando in questo senso e ci sono buone probabilità che per il corso 2024-2025 il Master in diritto penale dell’impresa e dell’economia diventi di secondo livello, sia cioè accessibile solo dopo una laurea magistrale. E ieri in Sala Corelli dell’Alighieri sono stati consegnati i diplomi della IXa edizione del Master. "Le competenze giuridiche – ha ricordato il sindaco Michele De Pascale – sono un asset trasversale a qualsiasi politica di sviluppo economico". E oggi, ha ricordato il presidente di Tcr, Giannantonio Mingozzi, "Ravenna è una città universitaria e la presenza dell’ateneo non è un caso ma una scelta vincente". Ad esempio Sapir, come ha ricordato il presidente Riccardo Sabadini, punta molto sull’ateneo.

"Delle 76 persone assunte dal 2017 a oggi, ben 7 sono passate dai master della sede ravennate dell’ateneo bolognese e il sistema formativo è fondamentale per rispondere alle esigenze di un’azienda che è sempre più un operatore terminalistico che un gestore del real estate. E Sapir continuerà a sostenere i master per la crescita dell’azienda per la quale la formazione è vincente". E, come ha ricordato Carlo Dalmonte, presidente Caviro extra, "impresa grande e con grandi rischi" le norme per chi produce vino sono più complesse di quelle di chi produce armi da fuoco".

g.c.