Docks Cereali investe Sul piatto 10 milioni E aumenterà la vigilanza

L’amministratore delegato Vitiello: "Il 2023 si dovrebbe chiudere positivamente". Dopo due incendi nel giro di tre mesi saranno intensificati i controlli. Le banchine del terminal escluse dal primo stralcio dei lavori di approfondimento.

Docks Cereali investe  Sul piatto 10 milioni   E aumenterà la vigilanza

Docks Cereali investe Sul piatto 10 milioni E aumenterà la vigilanza

Docks Cereali è il più grande terminal di Ravenna e del Mediterraneo specializzato in rinfuse alimentari (cereali, farine e semi vari). Occupa un’area di 215mila metri quadrati e dispone di 650 metri di banchina attrezzata. Offre tre punti di sbarco con una capacità di stoccaggio per oltre 300mila tonnellate. Amministratore delegato è, dalla scorsa primavera, Riccardo Vitiello, già consigliere di amministrazione e azionista della società. In precedenza, ha gestito e diretto per lunghissimi anni società nel settore dei rimorchiatori. Con lui, abbiamo fatto il punto sulle prospettive di sviluppo del terminal.

Vitiello, qual è stato l’andamento dei traffici nel 2022 e nel primo semestre 2023?

"Nel 2022, le vicende legate alla guerra in Ucraina hanno creato le condizioni per massicce importazioni di cereali anche in considerazione del fatto che quel Paese aveva abbassato i prezzi. Il nostro terminal ha sbarcato circa 1 milione e 300mila tonnellate. Il trend positivo si è mantenuto nel 2023, grazie anche all’importazione non solo dai Paesi dell’est ma dai tradizionali mercati del sud America per gli sfarinati, i semi e la soia, e dal nord America per il grano".

Cosa si aspetta per la fine del 2023?

"Il 2023 si dovrebbe chiudere in modo positivo, anche se il conflitto ha portato a un nuovo blocco dei porti. Gli importatori hanno trovato comunque fonti di approvvigionamento parallele o alternative agli scali ucraini e verrà potenziato anche l’import via terra"

Quali sono gli investimenti più significativi effettuati e previsti?

"La società è in procinto di realizzare un importante investimento per il trasporto via treno, che prevede il completamento dei binari dentro lo stabilimento e la realizzazione di due punti di stazionamento per i vagoni. I convogli passeranno da circa 7 a quasi il doppio alla settimana e per questo è stato acquistato un altro potente locotrattore. Vengono potenziate le attività di sbarco con una nuova gru performante collegata ai magazzini tramite una tramoggia depolverizzata e i nastri trasportatori. Si concretizza così un secondo produttivo punto di sbarco per due navi contemporaneamente. Per far fronte alle esigenze di movimentazione, il parco delle pale meccaniche è stato incrementato con quattro nuove macchine. La società, anche in considerazione di alcuni episodi che hanno provocato danni alle strutture, sta riprogrammando tutto il sistema di prevenzione e manutenzione e investe per aumentare il controllo e la vigilanza. L’insieme degli investimenti è di oltre 10 milioni di euro".

Rispetto ai lavori dell’Hub portuale, il vostro terminal come si colloca?

"Al momento il terminal dispone di fondali di 10,50 metri, ma le nostre banchine non sono inserite nel primo stralcio dei lavori di approfondimento. Siamo estremamente preoccupati dal fatto che la seconda fase dei lavori potrebbe subire ritardi. L’eventuale carenza di fondi non può e non deve determinare condizioni per cui alcuni operatori subiscono svantaggi rispetto ad altri".