Don Chisciotte ad Ardere. Chiamata pubblica: cittadini in scena con gli attori delle Albe

Dall’inizio, nel 2017 al Rasi, quando venne ricreato l’Inferno dantesco il progetto di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari ha coinvolto centinaia e centinaia di ravennati di tutte le età .

Don Chisciotte ad Ardere. Chiamata pubblica: cittadini in scena con gli attori delle Albe

Don Chisciotte ad Ardere. Chiamata pubblica: cittadini in scena con gli attori delle Albe

Forse non lo immaginavano neanche loro che avrebbero risposto così in tanti, sin dalla prima chiamata, quella che portò, nel giugno del 2017 al Teatro Rasi in via di Roma, alla messa in scena di un Inferno dantesco unico e irripetibile. Forse neanche Ermanna Montanari e Marco Martinelli si aspettavano che centinaia di cittadini, ravennati e non solo, sarebbe accorsi alla loro chiamata per realizzare un progetto immenso e avvolgente, capace di coinvolgere uomini e donne di tutte le età. Un risultato davvero inaspettato e confortante.

Dopo il debutto dell’Inferno, in un teatro completamente sventrato e irriconoscibile, nel quale il pubblico si muoveva guardandosi attorno con gli occhi sbarrati e il cuore a mille, sembrava che tutto potesse realizzarsi. Ogni sera dalla tomba di Dante partiva un corteo guidato da Montanari e Martinelli lungo le vie del centro fino al teatro di via di Roma. Un rito che si ripeteva, finché anche alla città, ai ravennati lungo le strade e alle finestre, è diventato col tempo familiare. Centinaia di cittadini hanno risposto anche in occasione della chiamata per il Purgatorio, che a due anni dall’Inferno e dopo la prima a Matera, è arrivato a Ravenna nel 2019. Anche questa volta la partenza corale, con il coinvolgimento dei cittadini, era davanti alla tomba del Poeta, da dove il corteo si sarebbe diretto ancora una volta al Rasi, nel giardino però, lo stesso nel quale si era concluso l’Inferno. Anche questa volta i cittadini e le cittadine avevano risposto con entusiasmo.

Per la terza cantica, il Paradiso, che avrebbe dovuto concludere il monumentale progetto di Montanari e Martinelli sulla Commedia dantesca, l’attesa si era allungata a causa delle chiusure e dell’isolamento dovuti alla pandemia, un fatto improvviso e inatteso che ha cambiato progetti e luoghi e il Paradiso, forse anche per questo, è stato ancora più sorprendente all’interno dei giardini pubblici, davanti alla loggia del Mar.

Un Paradiso fatto di apparizioni, luci e candore. Un incanto. Ma tutto era iniziato, anche questa volta, davanti alla tomba di Dante con il corteo di cittadini, sempre attenti e partecipi. Prima della messa in scena del Paradiso però, nel 2021, i giardini pubblici avevano ospitato una lettura integrale della cantica, tutti gli attori e le attrici di Ravenna avevano preso parte a una notte memorabile, finita alle prime luci dell’alba. Un’idea figlia delle difficoltà della pandemia.

L’anno scorso, dopo l’intenso lavoro su Dante, l’annuncio da parte di Ermanna Montanari e Marco Martinelli di una nuova e imponente avventura, quella dedicata al Don Chisciotte di Cervantes.

L’esperienza precedente era stata troppo importante per l’intera città perché non si decidesse di continuare con una nuova chiamata alla scoperta di un altro straordinario e visionario classico. ‘Don Chisciotte ad ardere’ è andato in scena nel luglio dell’anno scorso a Palazzo Malagola, primo atto di una nuova trilogia destinata ancora una volta a scuotere gli animi e i cuori.

Annamaria Corrado