Dove mettere l’acqua che circonda Conselice?

In questi giorni mi sono posto non poco domande sulla situazione di Conselice e per trovare qualche risposta ho percorso una parte del Canale di bonifica in destra di Reno, il tratto a partire da qualche chilometro ad ovest di Sant’Alberto, fino allo sbocco in mare a Casal Borsetti. La larghezza del canale è mediamente oltre i 50 metri poi, a Casal Borsetti, dove gli argini sono in cemento, ottengo con sistema di misurazione ottica al laser le seguenti misure, espresse in metri, effettuate via via dall’inizio delle sponde in cemento fino al tratto finale: 47,79, 45,57, 38,12, 31,83, 23,94 e incredibilmente 15,79 metri nelle ultime centinaia di metri prima dello sbocco in mare. Quindi, un canale della larghezza di 50 metri, viene costretto nel tratto finale a infilarsi in un imbuto largo 16 metri. La passeggiata lungo questo canale è in straziante contrasto con quanto avviene, attorno alle stesse sponde, a qualche decina di km da loro, ma non è sicuramente gradita dalle acque che tale imbuto sono costrette a percorrere, contro ogni principio di ingegneria idraulica. Non dico di allagare Casal Borsetti, di cui penso andrebbe allargato il canale, ma sul ponte di Sant’Alberto, nel lato destro del canale, vi è una estesa bassa coltivata a cereali, quindi niente viti o altre colture di pregio, che potrebbe essere sommersa, se questo fosse di aiuto per il deflusso delle acque di Conselice.

Maurizio Paganelli