È arrivato il ponte provvisorio. In futuro un’appendice per le bici

Verrà assemblato da oggi sul fiume con un sistema di rulli e sarà riservato ai mezzi motorizzati

È arrivato il ponte provvisorio. In futuro un’appendice per le bici

È arrivato il ponte provvisorio. In futuro un’appendice per le bici

Sono arrivate nella tarda mattinata di ieri gran parte delle componenti in acciaio del ponte bailey che sorgerà tra via Cimatti e via Renaccio, al di sopra del Lamone, a fianco del Ponte delle Grazie. L’assemblaggio dell’infrastruttura provvisoria, che modificherà per alcuni anni il panorama urbano cittadino, comincerà oggi sul lato di via Cimatti, da dove dei rulli faranno scivolare lentamente il manufatto sopra il corso del fiume, per approdare sul lato di via Renaccio, dove è in costruzione una rotonda progettata per snellire quelle che saranno le future moli di traffico.

Il ponte costruito dalla Janson Bridging, del modello cosiddetto panel bridge, si presenta come un’infrastruttura piuttosto unica nel suo tipo, considerando la lunghezza di 78 metri e la campata unica, che dunque non richiederà la posa sul greto del fiume di alcun tipo di basamento. Affiancherà il Ponte delle Grazie almeno fino alla fine del 2024, quando questo sarà abbattuto integralmente a eccezione dei piloni (per questi ultimi si è optato per un semplice irrobustimento): la struttura che compone il ponte sarà sollevata e successivamente demolita. Fino ad allora il Ponte delle Grazie rimarrà aperto al traffico ciclopedonale e – non appena terminati i lavori di ristrutturazione – anche al traffico veicolare, nel senso est-ovest (dal Borgo al centro).

Il Panel bridge invece, in questa prima fase, sarà accessibile ai soli veicoli motorizzati, e nel senso ovest-est. Solo in un secondo momento sarà possibile percorrerlo anche a piedi e in bici, ma non sulla struttura che sta per prendere corpo, bensì su un’appendice che lo affiancherà sul lato: una sorta di ‘terzo ponte’ esclusivamente ciclopedonale, che correrà a fianco di quello carrozzabile, le cui componenti arriveranno a Faenza solo nei prossimi mesi. La curiosità dei faentini e dei romagnoli in generale per il nuovo Panel bridge è grande, al punto, confidano da Palazzo Manfredi, "che nei primi giorni potrebbe essere non semplice tenere le persone a piedi lontane dal nuovo ponte".

Almeno per i primi mesi sarà possibile osservarne le fattezze unicamente dal parapetto del Ponte delle Grazie, prima di potervisi avventurare anche a piedi non appena l’attuale ponte sarà smantellato. L’intervento complessivo per ripristinare la viabilità fra il centro e il Borgo costituisce uno dei singoli capitoli di spesa più ingenti per la struttura commissariale deputata alla ricostruzione post-alluvione: il totale delle risorse investite supera ormai i sei milioni di euro, senza dubbio l’investimento più importante sul territorio insieme a quello per il ripristino del passo della Valletta (per la ricostruzione della strada che congiunge Fognano e Zattaglia sono stati accantonati quattro milioni di euro) e per la riapertura, seppure parziale, della ferrovia Faenza-Marradi, per la quale Rete ferroviaria italiana ha spiegato di aver messo in campo risorse per quindici milioni di euro.

Filippo Donati