Ecco come valorizzare. Lido di Dante, rispettando la minoranza

Dal 1986, anno in cui l’allora sindaco di Ravenna Giordano Angelini, l’Assessore al Turismo a nome della Giunta Regionale Giorgio...

Dal 1986, anno in cui l’allora sindaco di Ravenna Giordano Angelini, l’Assessore al Turismo a nome della Giunta Regionale Giorgio Alessi ed il presidente del Comitato Cittadino di Lido di Dante Mauro Gabelli dissero sì alla presenza del turismo naturista sulla spiaggia della Bassona, io quale presidente dell’A.N.E.R. iniziai la presenza naturista a cominciare dalla perpendicolare del sentiero che attraversa la pineta ad iniziare dal Camping Classe e sino alla Foce del Bevano.

Oggi a causa dell’avvento di un sindaco contrario ai naturisti dal 2006 in aggiunta ad altri nemici lo spazio rimasto ai naturisti si è ridotto a circa 450 metri e avendo potuto beneficiare di una magistratura favorevole al naturismo ritenendo lecita la nostra nudità sulla spiaggia della Bassona e ripetuta più volte dal 1979.

Da anni propongo pubblicamente (senza risposta ma, insisto) all’Amministrazione Comunale in carica di ampliare lo spazio naturista di altri 200 metri più a nord sino alla scogliera posta a protezione dal mare, visto i numerosissimi naturisti presenti ed i pochi tessili presenti in quel tratto di spiaggia e non solo.

Questo se si vuole oggi incrementare la presenza naturista chiudendo con il passato e con i vantaggi economici legati al naturismo senza togliere spazio ai tessili considerato la limitata presenza di questi in quel tratto.

Nei 200 metri aggiuntivi potrebbero trovare spazio le famiglie naturiste coi bambini ( molto numerose negli anni Novanta allora tantissime olandese) che ora preferiscono altre località per il fatto che sarebbe molto faticoso e tanto cammino da percorrere con passeggini, giochi ed altro da portare con loro in spiaggia naturista. Altra cosa sarebbe potersi fermare subito entrati in spiaggia davanti al sentiero che attraversa la pineta. Inoltre si dovrebbe pensare anche a chi ha problemi motori facendo in modo di accedere facilmente alla spiaggia naturista che tanti preferiscono perché trovano più persone che li accettano benevolmente.

Nella parte naturista a nord alle spalle della scogliera si dovrebbe consentire la presenza di un mezzo mobile per il ristoro od un piccolo chiosco in legno senza permesso di porre dei lettini in spiaggia che deve continuare ad essere tutta libera.

Aggiungerei pure un servizio igienico mobile alle spalle della spiaggia come fu fatto dal Comune in collaborazione e contributo spese con A.N.E.R.da me presieduta e Legambiente nel 1997 e non è vero che non si possa fare come si disse in altri tempi.

Fidenzio Laghi