Elly Schlein apre la Festa dell’Unità "L’alluvione non va politicizzata"

La segretaria del Pd ha parlato pure di lavoratori poveri e giovani che non riescono a costruirsi un futuro

Elly Schlein apre la Festa dell’Unità  "L’alluvione non va politicizzata"

Elly Schlein apre la Festa dell’Unità "L’alluvione non va politicizzata"

Elly Schlein ha aperto mercoledì al Pala De André di Ravenna la Festa nazionale dell’Unità. Il primo passaggio, insieme a Iraxte Garcia Pèrez capogruppo dei socialisti e democratici al Parlamento Europeo, è stato il tradizionale giro tra gli stand per salutare i volontari impegnati nell’organizzazione e nelle cucine, accolta con abbracci e foto ricordo. Quindi, l’ingresso nella tensostruttura per l’inaugurazione ufficiale. Ad attenderla un pubblico numeroso, che l’ha lungamente applaudita. In apertura, il segretario provinciale del partito, Alessandro Barattoni, sottolinea: "È la terza volta che la Federazione di Ravenna organizza la festa nazionale del partito, sempre in tre momenti particolarmente difficili". Ricorda che c’è una forte volontà di ripartire e che Ravenna e la Regione necessitano del sostegno del Paese per la ricostruzione a seguito dell’alluvione. Strappa numerosi applausi quando cita "la battaglia per la sicurezza delle donne". Altro tema che riscalda la platea è la difesa della sanità pubblica. Il segretario chiude ricordando don Milani e don Minzoni e la frase di Calvino "ogni volta che costruisci un muro, pensa a cosa lasci fuori". Il sindaco Michele de Pascale esordisce così: "L’idea dei romagnoli gioiosi e in grado di farcela da soli non corrisponde alla realtà".

Riferendosi all’affermazione del ministro Musumeci, aggiunge "neanche i romagnoli sono un bancomat, la nostra è una terra che paga le tasse, non chiede la carità". De Pascale si rammarica che ci sia chi pensa che l’idea politica di un sindaco condizioni la gestione degli aiuti alla sua comunità distrutta e ribadisce che il premier Meloni deve ritornare in Romagna. "È la prima volta che ho l’onore e l’onere, come si dice in questi casi, di aprire la festa nazionale del partito", dice Elly Schlein visibilmente emozionata. E, facendo un forte richiamo all’unità, ne spiega il titolo ‘Il nostro tempo’: "Le persone si salvano solo se stanno insieme". Dopo aver ringraziato i volontari, la segretaria entra nel merito delle vicende legate alla nomina del commissario: "Condanno la volgare politicizzazione dell’alluvione, il commissario doveva essere Stefano Bonaccini". Ricorda il valore della memoria storica per costruire il futuro e l’importanza del federalismo. Spende importanti parole sulla situazione degli oltre 3 milioni di lavoratori poveri e dei giovani che non riescono a costruirsi un futuro e ribadisce che destra e sinistra sono diverse "chi dice il contrario è di destra". E ancora, a proposito del premier Meloni, "non servono leader donne che non si battono per le altre donne". Schlein rammenta che "con i crediti incagliati le imprese sono in difficoltà" e richiama le parole di papa Francesco "la giustizia sociale e quella climatica sono la stessa battaglia". Ultimo passaggio che suscita numerosi applausi è riferito al contrasto per i tagli alla sanità pubblica. L’incontro tra la segretaria e il popolo dem lascia una immagine di coesione e condivisione dei problemi.

mvv