Ex caserma, una luce. Il parco atteso dal 2020: "Siamo nella fase finale dei lavori nell’area"

Il cantiere per la messa in sicurezza potrebbe essere aperto a breve dopo anni di rinvii a causa di operazioni di bonifica. Il Comune spera di rendere l’opera fruibile entro il 2024.

Ex caserma, una luce. Il parco atteso dal 2020: "Siamo nella fase finale dei lavori nell’area"

Ex caserma, una luce. Il parco atteso dal 2020: "Siamo nella fase finale dei lavori nell’area"

Il condizionale è d’obbligo, considerato che si tratta di un progetto del 2020, ma il parco nell’ex caserma Dante Alighieri in via Port’Aurea potrebbe essere aperto entro il 2024. Insieme ai Giardini pubblici e alla Rocca, diventerà il terzo parco all’interno delle mura cittadine e mitigherà il clima in questa zona del centro meno verde rispetto alle altre.

"Siamo nella fase finale – spiega l’assessora ai Lavori Pubblici, Federica Del Conte - dell’aggiudicazione alla ditta dei lavori per la messa in sicurezza dell’area, necessari a causa del ritrovamento di alcune cisterne non segnalate al Comune ed emerse durante gli scavi del cantiere. Questo ha portato a una procedura che ha prolungato i tempi per essere perfezionata e approvata". Secondo l’assessora, "entro qualche mese partiranno i lavori".

"Ci dispiace che il parco non sia ancora fruibile, ma almeno si è posto fine al degrado - aggiunge -. Le aree circostanti, tutte abitate, in questi anni hanno beneficiato dell’eliminazione sia dell’eternit presente nelle coperture dei capannoni che dell’effetto calore generato dalle superfici asfaltate e impermeabili".

Nel dicembre 2018 il progetto è arrivato terzo (su 112 presentati) al bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna per la rigenerazione urbana ottenendo la copertura del 50% dei costi, un totale di circa 3 milioni ripartiti a metà tra Comune e Regione. Il parco avrà vialetti pedonali illuminati e diverse aree, una dedicata ai bimbi, un’altra allestita come orto botanico, in una piccola piazzetta con delle sedute sarà ricollocata l’opera in mosaico voluta da Linea Rosa per i trent’anni di attività, e saranno piantumati alberi. Resteranno anche le testimonianze militari dell’uso di circa un secolo che ne è stato fatto e quindi le torrette e la polveriera, altri depositi lungo le mura di cinta diventano ricovero attrezzi.

Il fabbricato più importante che era adibito a officine, e sul quale per ora non si interverrà, è stato candidato a diventare un auditorium nell’ambito dei bandi Afam legati alle Accademie e ai Conservatori di cui non si conosce ancora l’esito, ma "pensiamo che comunque possa essere utilizzato per attività culturali e sociali. Con le sue grandi aperture e la copertura in travi lignee è un piccolo esempio di archeologia industriale". All’interno del parco potranno fare attività fisica gli studenti dell’Istituto Olivetti e del Liceo Classico, le scuole che vi si affacciano dalla parte di via Nino Bixio.

Maria Vittoria Venturelli