Un vecchio detto sostiene che "E’ mêl e’ vén in caroza e va vì a pi", il male viene in carrozza e va via a piedi: si fa presto ad ammalarsi, ma a guarire occorre molto tempo. È un periodo durante il quale si è costretti a letto o comunque a stare in casa, così che "A chi ch’l’è amalê e’ témp u i sa lóng da pasê" (A chi è ammalato il tempo gli sa lungo da passare). Ecco allora che qualche parente o amico va a fargli visita per distrarlo, oltre che informarsi sul male che l’ha colpito. Se chi ha fatto visita dà ad altri notizie dell’ammalato deve stare attento "A nò signês", a non segnarsi. La superstizione vuole che non si indichi sul corpo il punto in cui un altro è ammalato, perché si potrebbe essere colpiti in quel punto dallo stesso male.
CronacaFare visita alle persone ammalate