Fatta brillare la bomba. Impegnati 100 operatori per tutto il giorno ed evacuate 80 persone

L’ordigno da 500 libbre della seconda guerra mondiale era stato rinvenuto in un podere agricolo a Casale di Brisighella.

Fatta brillare la bomba. Impegnati 100 operatori per tutto il giorno ed evacuate 80 persone

Fatta brillare la bomba. Impegnati 100 operatori per tutto il giorno ed evacuate 80 persone

Sono andate come da programma le operazioni di brillamento del materiale esplosivo della bomba della Seconda guerra mondiale rinvenuta alcuni giorni fa nelle campagne di Casale, frazione del comune di Brisighella. Nella mattinata di ieri gli artificieri dell’esercito in forza all’VIII reggimento genio guastatori paracadutisti ‘Folgore’, hanno provveduto a trasportare la bomba in sicurezza da Casale di Brisighella fino a un’area esclusivamente agricola raggiungibile da via Mulino del Rosso.

Oltre 100 operatori sono stati impegnati: il centro per seguire le operazioni, era stato allestito dall’unione della Romagna Faentina a Casale in un’azienda locale, il tutto sotto il coordinamento della Prefettura ravennate. Lo spostamento dell’ordigno, una bomba d’aereo di fabbricazione statunitense da 500 libbre (pari a circa 225 chilogrammi) ha richiesto l’evacuazione di 80 persone residenti a Casale e nei dintorni: alcuni hanno scelto di passare quell’arco di tempo al convento di Fognano, attrezzato per l’occasione, ma la quasi totalità ha atteso che le operazioni fossero terminate presso amici o in alcuni bar della zona. Una volta arrivati nella zona della cava Soglia, gli artificieri, protetti da speciali tute anticontaminazione, hanno iniettato nella bomba acque utili a far fuoriuscire il fango depositatosi all’interno negli ultimi settant’anni, contaminatosi ovviamente con il tritolo contenuto nell’ordigno. Il brillamento, compiuto nel pomeriggio, ha infatti riguardato il materiale esplosivo misto al fango, mentre l’involucro metallico della bomba, a quel punto privo di minacce, è stato poi rimosso dall’esercito. La strada provinciale brisighellese, chiusa dalle 6 di mattina, era stata nel frattempo già riaperta al traffico intorno alle 10. Per gli artificieri della Folgore si tratta del 316esimo intervento dall’inizio dell’anno nella porzione d’Italia di loro competenza: le bombe della Seconda guerra mondiale in Romagna e negli altri punti posti nelle vicinanze dalla linea Gotica, e per questo oggetto di intensi combattimenti, continuano a riemergere dai campi, ma anche da quelle parti di territorio che mai come quest’anno hanno visto operazioni massicce di movimentazione di terra. Solo nelle ultime settimane diverse bombe sono state rinvenute nel territorio della Romagna faentina mentre un ordigno di dimensioni più contenute riemerse sotto il Ponte delle Grazie durante le operazioni di ripristino dell’argine a seguito dell’alluvione. Il prefetto Castrese De Rosa ha ringraziato "questo imponente dispositivo per la professionalità e l’impegno profuso in una giornata festiva".

Filippo Donati