Festa di Primavera, ci siamo quasi. Sabato verranno trainati i carri

Dopo le 20 è in programma quello che negli anni è diventato un vero e proprio evento.

Festa di Primavera, ci siamo quasi. Sabato verranno trainati i carri

Festa di Primavera, ci siamo quasi. Sabato verranno trainati i carri

"Siamo a tiro!", esclama lo scrittore casolano Cristiano Cavina, mentre là in alto sta rifinendo un capitello in gesso di uno dei tre carri allegorici che sfileranno nel pomeriggio del 25 aprile e la sera del 4 maggio in occasione della Festa di Primavera di Casola Valsenio. Nell’area cantiere dei carri, alla periferia del paese, fervono i lavori da parte dei componenti delle società Nuova Peschiera, Extra e Sisma, che da alcuni anni hanno dato vita all’associazione ‘Carri aps’, organizzatrice della manifestazione con la Pro loco. Al complesso scheletro di legno sono stati fissati pannelli di cartongesso e, nella parti curve, graticci ricoperti di gesso. Sopra a ogni carro una ventina di figuranti in pose statiche proporrà alla piazza, come avviene da 120 anni, temi seri e di pensiero che spaziano dalla storia alla politica, fino ai problemi della società attuale. Temi che sempre più riflettono le tematiche giovanili, grazie al ringiovanimento dei costruttori, provenienti anche da altre località.

Quella dei carri è una passione che, se ti prende, non ti lascia per tutta la vita, come spiega Cavina, trasferitosi da alcuni anni a Faenza, ma sempre presente alla costruzione dei carri: "Non fai il carro per spiegare il mondo; ne sai poco; è un alfabeto di gesso, legno e chiodi. Magari fai il carro perché ti piace stare con i tuoi compagni. Fai il carro perché certe passioni sono malattie incurabili. O forse sì, fai il carro perché vorresti cambiare il mondo, o spiegarlo, o far vedere agli altri come lo vedi tu". I tre carri saranno trainati fino al luogo di partenza delle sfilate sabato dopo le 20. Se un tempo si trattava di un impegno che riguardava solo i costruttori, oggi il trasferimento è diventato un vero spettacolo, tanto che la Pro Loco aprirà lo stand gastronomico. La gente accompagna i carri e poi si affolla in vista della "stretta di Buscó", una strettoia tra le case che ogni anno pone problemi di attraversamento per le enormi dimensioni dei carri. Tra chi assiste si odono i vari pareri: "Ce la fa!" dicono alcuni, "Non ce la fa!", ribattono altri. Lo scorso anno un carro non ce l’ha fatta ed è rimasto incastrato tra due case. Hanno dovuto tagliarne un pezzo e poi ricostruirlo. Qualcuno dirà: "Perché non li fanno più piccoli?". Allora non saremmo di quei romagnoli che cercano la sfida anche là dove si potrebbe evitare.

Beppe Sangiorgi