Finalmente Fornace è libera dall’acqua L’opposizione: "Troppa vegetazione nei fiumi"

Finalmente Fornace è libera dall’acqua  L’opposizione: "Troppa vegetazione nei fiumi"

Finalmente Fornace è libera dall’acqua L’opposizione: "Troppa vegetazione nei fiumi"

Il sollievo e il dolore. Ieri si è finalmente conclusa la prima fase dell’emergenza per Fornace Zarattini: alle prime luci dell’alba il quartiere è stato finalmente liberato del tutto dall’acqua, che lo teneva in scacco da venerdì scorso. Ma tornare nelle case allagate per i residenti è stato un momento duro. L’acqua ha portato con sé una spessa coltre di fango e molte cose dovranno essere buttate, secondo uno scenario purtroppo già comune a molti altri territori in tutta la Romagna.

"Finalmente tutte le strade sono libere, ora procediamo con garage e scantinati – ha commentato ieri l’assessore alle Politiche sociali e alla Protezione civile Gianandrea Baroncini –. Da questa mattina alle 7 (ieri, ndr) tutti hanno potuto prendere atto dello stato delle proprie case". Le ultime strade a liberarsi dall’acqua sono state via Giannello e via Ferrovia da una parte e via del Lavoro e via Orioli dall’altra. Ieri l’unico timore era per il canale Valtorto, ancora molto pieno: "Procediamo a pieno ritmo con la manovra a tenaglia, con il prelevamento di acqua sia a monte che a valle di Fornace – prosegue Baroncini – e contiamo che presto il livello cali". Allo stesso modo ieri mattina l’acqua se n’è andata anche da tutta la vasta zona allagata a nord della città, che cingeva Ravenna da Fornace fino ad arrivare quasi a via Sant’Alberto.

Ieri intanto a Fornace è partito il grande lavoro dei volontari per ripulire le case. "Sono tantissimi – aggiunge Baroncini – e il centro di smistamento di materiali alla polisportiva sta facendo un’operazione importante per gestire uno sforzo rilevante. Allo stesso modo i servizi sociali hanno mappato tutte le fragilità. Tutti stanno lavorando per salvare il salvabile, smaltendo i rifiuti a bordo strada. Hera è all’opera".

Intanto ieri un vasto gruppo di consiglieri di opposizione (Alberto Ferrero, Renato Esposito e Angelo Di Pasquale di Fratelli d’Italia; Nicola Grandi e Filippo Donati di Viva Ravenna; Giacomo Ercolani di Lega Salvini premier, oltre al coordinatore comunale leghista Luca Cacciatore) ha scritto una nota con alcune considerazioni sull’alluvione. "I danni che famiglie e imprese hanno avuto sono ingenti e il segnale che il governo ha prontamente dato stanziato la cifra di 2 miliardi è senza dubbio una risposta importante" scrivono. I consiglieri richiamano la necessità di conoscere più informazioni per esprimere giudizi, ma "da decenni il nostro territorio è stato totalmente abbandonato. Basti guardare i rivali dei fiumi, le golene e gli argini. Sono letteralmente invasi dalla vegetazione. Il nostro territorio è storicamente soggetto ad allagamenti, la stessa diversione dei fiumi Ronco e Montone a opera del cardinale Alberoni andava nella direzione di proteggere la città dalle frequenti alluvioni. Non si può dare tutta la colpa, come spesso sentiamo, al cambiamento climatico".