"Fogne, vogliamo anticipare gli interventi"

L’assessore Ortolani: "Verifiche in corso per individuare i tratti privati costruiti dopo la guerra e di cui non c’è traccia nelle carte pubbliche"

"Fogne, vogliamo anticipare gli interventi"

"Fogne, vogliamo anticipare gli interventi"

Uno dei temi sui quali si sta lavorando nel post-alluvione e che maggiormente intimorisce i residenti delle zone più a rischio di allagamento è il corretto funzionamento della rete fognaria, oggi in parte intasata da detriti e fango. Molti, anche attraverso i Comitati costituitisi, segnalano diverse criticità. "Con Hera – spiega l’assessore a Territorio e Ambiente, Luca Ortolani – si sta effettuando una pulizia approfondita in molti tratti fognari, dopo una prima rimozione del fango. Già da settimane, con i Comitati dei cittadini alluvionati, i nostri tecnici e quelli del gestore della rete stanno effettuando una serie di sopralluoghi, così da poter sentire dai residenti le criticità già presenti in passato e che con gli eventi alluvionali si sono acuite. In questo modo si andranno a risolvere situazioni puntuali note ai residenti ma non sempre conosciute dal gestore o dal Comune. Poi si passerà alla risoluzione di situazioni di pronto intervento, come il by-pass di condutture oggi otturate e la pulizia di tratti fognari parzialmente ostruiti dalla presenza di eventuali detriti".

Molti residenti, proprio durante i sopralluoghi, contestano al Comune o a Hera di non avere chiara la situazione della rete di scarico della città, cosa che impedirebbe di intervenire correttamente. "Si sente spesso parlare di ’fogne fantasma’ – continua Ortolani – ma in realtà la situazione non è esattamente così. La fognatura pubblica serve tutta la città ed è costantemente manutenuta e monitorata. In alcune zone, in particolare nelle aree edificate fino al secondo dopoguerra, esistono tratti di vecchie fognature private, mai completamente dismesse, che finiscono nella fognatura pubblica, ma dei quali non esiste una completa documentazione. Stiamo parlando di reti la cui manutenzione dovrebbe essere in carico ai privati, ma delle quali spesso è persa la conoscenza anche da parte dei proprietari o degli eredi. Ci sono alcuni punti della città, come la zona di via Cimatti, di via De Gasperi e del Borgotto, dove questo fenomeno è più diffuso. Nelle urbanizzazioni più recenti, o in occasione di ristrutturazioni, gli scarichi vengono adeguati. Questa situazione contribuisce a una inefficienza della fognatura pubblica. Con Hera, anche attraverso le testimonianze dei residenti stessi, stiamo provando a mappare queste parti di fognature. Passo successivo potrebbe essere l’adeguamento di questi tratti ai protocolli attuali, anche con interventi a carico dei privati nelle loro proprietà, magari calmierati dal pubblico, visto l’interesse collettivo".

Intanto l’autunno è alle porte e tanti, dopo le alluvioni, sono spaventati. "Entro la fine di settembre – spiega l’assessore – Hera ci presenterà un progetto generale per risolvere le criticità storiche delle fognature di Faenza, in quelle zone più problematiche come il Borgotto e via Lapi e le sue traverse. Qui gli scarichi, in condizioni di pioggia, si dirigono verso il Lamone con scarichi a fiume. Ma se il livello del fiume è già alto oltre le paratie di non ritorno, l’acqua delle piogge defluisce lentamente provocando allagamenti. L’idea è intervenire con impianti di sollevamento che rilancino l’acqua sopra il livello del fiume durante queste situazioni, ma anche intervenire a monte, adeguando la sezione delle condutture o limitando l’area che conferisce le precipitazioni in quella zona. Per affrontare immediatamente questi problemi abbiamo chiesto all’agenzia regionale responsabile del Servizio Idrico Integrato, Atersir, di anticipare i fondi degli investimenti sulle reti idriche del prossimo anno per questo autunno, così da poter aggredire immediatamente le prime criticità".