Fornace allagata "Qui non molliamo, anche se è dura"

Fornace allagata  "Qui non molliamo,  anche se è dura"

Fornace allagata "Qui non molliamo, anche se è dura"

La giornata calda e assolata non è sufficiente ad addolcire l’umore degli abitanti di Fornace Zarattini, molti dei quali ieri non erano ancora riusciti ad entrare in casa. Nelle vie laterali alla Faentina, arrivando da Ravenna sulla sinistra, l’acqua è ancora alta, in alcuni casi anche un metro e mezzo. Le forze dell’ordine accompagnano con i gommoni chi vuole raggiungere casa per capire la situazione. I più ‘fortunati’, quelli che sono all’asciutto, puliscono, stendono la biancheria, mettono i mobili che si sono salvati al sole. Ma sono molti di più quelli accatastati al lato della strada in attesa di essere portati in discarica. "È un disastro, – dice Fabio Magnani, titolare della Enoteca Vineria Fornace – l’acqua è entrata anche se avevo sigillato tutto. Per fortuna sono riuscito a mettere in salvo diverse cose, in casa invece, qui dietro, non sono ancora entrato perché l’acqua non è andata via". Armato di scopettone e paletta pulisce l’interno del locale, porta fuori quello che si è bagnato. "Mi ha colpito un fornitore – conclude – che mi ha chiamato stamattina e mi ha detto, fai conto che a me tu non devi niente". Dalla parte opposta della Faentina c’è la casa famiglia Colibrì, dove l’acqua è sparita e tutti puliscono. "I nostri ospiti – spiega la titolare, Cristina Chiari –, sono stati portati giovedì scorso in una struttura a Pinarella. Quando è scattata l’emergenza con l’obbligo di evacuazione il Comune ha mandato un pulmino per il trasferimento. Ora dobbiamo rimettere tutto in sesto, certo a noi è andata meglio che ad altri, però abbiamo dovuto buttare tantissime cose".

Tutta l’area ieri era presidiata dalle forze dell’ordine per aiutare i residenti, gestire la viabilità e anche cercare di calmare gli animi, perché la tensione è alta, soprattutto tra chi non riesce a entrare in casa e si chiede in che modo l’acqua ancora presente nelle traverse dopo giorni verrà portata via. Una donna, con un grande cane al guinzaglio, aspetta il marito che è andato a ispezionare la casa col gommone. "Quando ho saputo che stava arrivando l’acqua – racconta –, ho chiamato mia cognata e con il furgone abbiamo portato via gli elettrodomestici, poi ho cercato di mettere in alto i mobili, i divani li ho sistemati su dei cavalletti, la biancheria e altri oggetti sono al primo piano. Quando riusciremo a entrare vedremo cosa è successo".

a.cor.