Giorno del ricordo, messa e incontri sulle vittime delle foibe

Il Comune di Faenza e il Comitato antifascista per la democrazia e la libertà promuovono le celebrazioni del Giorno del ricordo per non dimenticare le vittime delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati. Il programma prevede una messa in Cattedrale, un omaggio alle vittime e una conferenza sulla storia degli italiani.

Il Comune di Faenza e il Comitato antifascista per la democrazia e la libertà promuovono per domani le celebrazioni del Giorno del ricordo, per non dimenticare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale istituita con una legge nazionale.

Il programma prevede alle 8.30 di domani, in Cattedrale, una messa in ricordo delle vittime; alle 9.30 nel piazzale Vittime delle Foibe (parcheggio di via Renaccio), l’omaggio dell’Amministrazione comunale, con l’intervento delle autorità e delle associazioni combattentistiche. Alle 18, nella chiesa dei Caduti (chiesa di San Bartolomeo, in via Scaletta), Luca Rosetti, insegnante di storia all’istituto Oriani che da anni porta avanti il progetto ‘Calendario civile degli italiani’, terrà la conferenza ‘Vite dimenticate’. Le iniziative si concluderanno con un ultimo appuntamento, organizzato dal Comune che ha visto l’adesione delle sezioni faentine di Anpi, Movimento Federalista Europeo e Gioventù Federalista Europea. Lunedì 12 febbraio, alle 18, nella sala Bigari in municipio, è in programma la conferenza ‘I Balcani occidentali fra spinte nazionaliste e slancio europeo’ con Francesco Privitera, docente di Storia dell’Est Europa all’Università di Bologna.

"Sono passati venti anni da quando il Parlamento italiano ha istituito ad ampia maggioranza il Giorno del Ricordo – dice il presidente del Consiglio comunale, Niccolò Bosi –. Il Comune di Faenza da tempo sposa questa celebrazione, che ha avuto il merito di rimuovere il velo di indifferenza che per molti anni ha avvolto le vicende legate alle violenze contro le popolazioni italiane nell’immediato dopoguerra".