Gli altri ladri rischiano dieci anni di carcere

Gli altri ladri rischiano  dieci anni di carcere

Gli altri ladri rischiano dieci anni di carcere

In attesa dell’udienza di convalida fissata per oggi davanti al gip Andrea Galanti, al momento restano in carcere - lui a Ravenna e lei a Bologna -, i due coniugi di origine albanese arrestati dalla polizia domenica a Fornace Zarattini nell’ambito di un contestato episodio di sciacallaggio. Si tratta di un idraulico 40enne con cittadinanza italiana e della moglie 33enne. Devono rispondere di furto in abitazione aggravato dall’avere approfittato delle circostanze, scenario che, in caso di condanna, comporterebbe per loro pene comprese tra 5 e 10 anni di reclusione.

Secondo le verifiche della questura coordinate dal pm Angela Scorza, dopo essersi mescolati agli altri volontari impegnati a spalare acqua e fango dalle abitazioni di Fornace hanno messo le mani su quasi 5.500 euro custoditi nella borsetta di uno dei due anziani padroni di casa – Francesca e Giancarlo -, soldi recuperati dagli agenti delle Volanti e restituiti ai legittimi proprietari. Un’ipotesi è che i due una volta intervenuti per dare man forte alle operazioni di soccorso, avrebbero realizzato la presenza di quel malloppo trasformando la solidarietà in sciacallaggio. Verso questo secondo scenario – che al momento resta comunque solo una ipotesi – vanno due circostanze: i due sono incensurati e nei giorni scorsi sarebbero stati notati mentre si davano da fare per portare sollievo ai soccorritori. In quanto alle vittime, davanti alle telecamere di Mediaset (Tg5 e Tgcom) hanno raccontato la loro disavventura a partire dalla scelta di lasciare quei risparmi nella borsetta: "Avevo messo fuori i soldi – ha ricordato la signora Francesca (nella foto) in lacrime – perché avevo paura che qualcuno entrasse in casa. Li avevo sistemati in una borsetta dentro a uno scaffale chiuso. Questi due sono arrivati e hanno iniziato a sgomberare tutto. Io non ricordavo più niente. Quando erano pronti per andarsene, mi è venuto un flash: avevo i soldi in quella borsa! L’ho cercata disperatamente e l’ho trovata: ma aprendola, ho scoperto che non c’era più nulla".

Per fortuna le squadre anti-sciacallaggio organizzate dal neoquestore Lucio Pennella, hanno subito individuati e arrestato i due sospettati in flagranza di reato. "Hanno perquisito il furgone – ha aggiunto Giancarlo – e hanno trovato i soldi: ce li hanno restituiti in questura".

a.col.