Guido Betti, 18 anni: "La mia piattaforma per organizzare gli ’angeli del fango’"

Minorenne a maggio dell’anno scorso, è uno studente dell’Itis Nullo Baldini "Ho lavorato per svilupparla assieme al mio amico Federico Santucci. Occorreva fare in fretta e grazie ai miei studi ero in grado di farlo".

Guido Betti, 18 anni: "La mia piattaforma per organizzare gli ’angeli del fango’"

Guido Betti, 18 anni: "La mia piattaforma per organizzare gli ’angeli del fango’"

Fango, acqua. Vite travolte, case acquistate e arredate con tante sacrifici improvvisamente piene di danni, una lunga fila di oggetti da buttare.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato Alfieri della Repubblica 29 giovani e giovanissimi che in tutti gli ambiti si sono distinti per altruismo, solidarietà, azioni per l’ambiente e la cultura. E tra di loro ci sono anche diversi ravennati contraddistintisi per il loro impegno nei giorni dell’alluvione. Tra loro Guido Betti, 18enne studente dell’itis Nullo Baldini all’ultimo anno, è stato premiato per "l’energia e la visione innovativa – si legge nelle motivazioni – con cui ha contribuito alla realizzazione della piattaforma informatica che ha consentito di organizzare più di 6.000 volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna".

La piattaforma si chiama ’Community Sos’ e si è attivata nei giorni immediatamente successivi all’alluvione per indirizzare sul territorio gli aiuti offerti dal resto d’Italia, sia in termini di braccia per spalare che di invio di materiali a chi ha perso tanto o tutto. "Abbiamo lavorato alla piattaforma assieme all’associazione Micromondi – dice –. C’era necessità di organizzare i volontari in modo che intervenissero dove c’era bisogno, di localizzare i luoghi dove mancavano braccia. Mi sono offerto di dare una mano per sviluppare la piattaforma, assieme a un mio amico e compagno di classe, Federico Santucci. Io studio informatica all’Itis, quindi avevo un po’ di conoscenze per farlo". Lavorando in fretta, ovviamente: "È stata un po’ una corsa, c’era bisogno di organizzare gli aiuti velocemente – prosegue Betti –. La piattaforma funzionava così: venivano raccolte le domande di aiuto e le disponibilità a dare una mano grazie a un questionario, condiviso poi anche dai canali del Comune. I dati venivano poi mostrati su una mappa che abbiamo sviluppato e che è stata usata dagli operatori per organizzare i volontari". E da lì a ogni volontario veniva assegnata una zona in cui andare a dare una mano, evitando che alcune aree venissero dimenticate.

La piattaforma sviluppata dai due giovani studenti dell’Itis ha raccolto molte proposte di aiuto da parte di ’angeli del fango’ dai territori limitrofi, ovviamente: "Erano la maggior parte – aggiunge Betti – ma c’è anche chi si è proposto di aiutare da lontano. Nel modulo c’era infatti la possibilità di indicare la propria disponibilità a inviare materiali di cui c’era bisogno, come le pompe per l’acqua".

Lo stesso Betti è stato ’angelo del fango’ per un giorno: "Sono stato a spalare vicino a Forlì. Una giornata molto intensa, ma ce n’era un gran bisogno".

Il prossimo 13 maggio il giovane andrà a Roma dal Presidente della Repubblica a ritirare la targa. E poi la primavera sarà impegnativa per lui, tra i tanti ragazzi ravennati che a giugno affronteranno la Maturità: "Per la giornata a Roma mi sto organizzando. E per l’Esame di Stato sono abbastanza tranquillo. C’è molto da studiare, però".

Sara Servadei