I lavoratori dell’Ausl. Tesoretto da 9 milioni per valorizzarli: "Diteci come lo farete"

La Uilfpl chiede all’Ausl di definire la destinazione di queste risorse "I dipendenti potenzialmente interessati alla questione sono 11mila".

I lavoratori dell’Ausl. Tesoretto da 9 milioni per valorizzarli: "Diteci come lo farete"

I lavoratori dell’Ausl. Tesoretto da 9 milioni per valorizzarli: "Diteci come lo farete"

In ballo ci sono 9 milioni di euro. E la Uilfpl chiede che siano destinati alla valorizzazione del personale sanitario, tecnico, amministrativo, educativo e socio-sanitario. Si tratta di un ’tesoretto’ per la contrattazione di secondo livello all’interno dell’Ausl Romagna. "Sono risorse provenienti dai fondi contrattuali in parte stabili, in grado di garantire risposte strutturate e di prospettive, e altre in termini di residui, e cioè che possono garantire soltanto risposta in termini di una tantum" spiega Luca Lanzillotti, dalla segreteria provinciale di Uilfpl Ravenna. I dipendenti potenzialmente interessati, tutti lavoratori del comparto (quindi non i medici), sono più di 11mila. "Ed è per queste ragioni che come Uilfpl di Ravenna abbiamo chiesto alla direzione strategica aziendale di condividere una destinazione delle risorse su temi che sappiamo essere di estremo interesse per le lavoratrici e i lavoratori" prosegue Lanzillotti, che chiede che i soldi vengano utilizzati per premiare e l’impegno dei lavoratori del comparto sanitario con "valorizzazione professionale, riconoscimento dell’impegno profuso in contesti oggetto di riorganizzazioni, progressioni orizzontali e politiche di sostegno al reddito attraverso il welfare: questi alcuni degli obiettivi da definire".

A fine mese è in programma un incontro specifico, ma per la Uilfpl i temi da definire sono tanti, tra cui "i tempi di vestizione per chi è chiamato a indossare una divisa, il regolamento mensa, la gestione delle ore eccedenti rispetto al debito orario contrattualmente previsto, l’integrazione degli organici e la garanzia di sostituzione delle lunghe assenze". Per la sigla sono tutti elementi "non più rinviabili, per i quali l’azienda non può sottrarsi al confronto e alla disponibilità di condividere delle soluzioni. Disponibilità che l’azienda deve altresì dimostrare nella garanzia degli istituti contrattuali e nella promozione di un sereno clima organizzativo che passa inevitabilmente dalla messa in atto di un percorso tangibile di assunzioni in grado di sostenere adeguatamente i servizi ospedalieri e territoriali". La Uilfpl si dice pronta a "fare la nostra parte" nel caso in cui non ci fosse un dialogo con l’Ausl Romagna.