I nuovi allestimenti del Museo Baracca

Le novità: il video che offre uno sguardo allargato alla città e la registrazione dei contenuti di alcune lettere scritte dall’aviatore ai genitori

I nuovi allestimenti del Museo Baracca

I nuovi allestimenti del Museo Baracca

In tanti hanno risposto, sabato scorso, all’invito di visitare il Museo Baracca in occasione della presentazione delle ristrutturazioni e dei nuovi allestimenti che trovano spazio nell’ex casa natale dell’eroe lughese. L’investimento di poco più di 25.000 euro è servito in particolare a dotare il museo di due nuovi prodotti, il video ’Museo Baracca, Museo Città’ di Luca Nostri e Guido Garotti in cui si offre uno sguardo allargato dal Museo alla città e la registrazione dei contenuti di alcune lettere scritte da Baracca ai genitori selezionate da Giulia Garuffi.

Le voci della madre dell’eroe, Paola Biancoli, del padre Enrico e dello stesso Francesco Baracca interpretate nell’ordine dagli attori Elena Bucci e Alfonso Cuccurullo e dal cantante John de Leo, accolgono i visitatori che raggiungono la stanza da letto dell’eroe. Un modo particolarmente suggestivo per entrare nella vita dell’aviatore ed avvicinarsi alla sua storia, densa di successi ma anche di prove estenuanti.

"Questa struttura – ha sottolineato Cristina Ambrosini, responsabile del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna che ha supportato gli interventi – offre la possibilità di vivere esperienze diverse ogni volta. E’ una struttura che da vita alle linee regionali che intendono aprire e rendere fruibili le case museo che nel 79% dei casi appartengono a privati. La novità legata all’ascolto nella camera da letto delle lettere di Baracca, ha il valore dell’ accessibilità. E’ un segno concreto che qui si vuole lavorare proprio su questi aspetti".

Il lavoro realizzato al Museo ha permesso di ripristinare gli affreschi della volta dell’ingresso, di ridare vita ad altre opere custodite nei depositi di Palazzo Tamba e di inaugurare, nelle sale del secondo e ultimo piano, il ciclo ’Le vite degli altri’ formato dalle immagini dei piloti abbattuti da Baracca.

"Si è trattato di un lavoro lungo un anno e mezzo" ha aggiunto il direttore del museo, Massimiliano Fabbri.

Che ha poi sottolineato: "Vogliamo che il museo Baracca sia vivo, diversamente sarebbe soltanto un mausoleo. Per questo motivo la sezione didattica è continuamente attiva tramite le iniziative organizzate. Mettiamo alla prova i bambini e le bambine lasciando che si esercitino a disegnare sui tavoloni di legno che inseriamo e poi togliamo al termine delle attività al piano terra". E i bambini, entusiasti, apprezzano.

Lo scorso anno, il Museo è stato visitato da 1400 studenti che hanno preso parte alle visite guidate.

"Il nostro obiettivo – ha spiegato ancora il direttore Massimiliano Fabbri – è di raggiungere la piena disponibilità di Palazzo Tamba e quindi di fare in modo che le sale espositive proseguano oltre il limite fino ad ora imposto".

Monia Savioli