CronacaIl cuore dei volontari "A Sant’Agata per aiutare"

Il cuore dei volontari "A Sant’Agata per aiutare"

In tanti hanno staccato dal lavoro di tutti i giorni per essere in prima fila

Il cuore dei volontari  "A Sant’Agata per aiutare"

Il cuore dei volontari "A Sant’Agata per aiutare"

"Stampa, per favore, ringrazia questi volontari". La voce è quella di Denise che, come tanti altri a Sant’Agata sul Santerno, sta cercando di rendere vivibile quello che resta della sua casa sommersa dal fango. Una lacrima le scende mentre rovista fra la merce resa disponibile nel punto di distribuzione creato in via Angiolina, alla ricerca di un paio di pantaloni che siano più leggeri degli unici che è riuscita a salvare. L’azione del gruppo di volontari che ha creato il mercatino è iniziata dal supporto offerto durante le prime operazioni di evacuazione dopo la rottura dell’argine. Poi si è consolidata fino a trasformarsi nel punto di distribuzione che chiuderà i battenti domenica, per consentire a chi lo ha creato, di tornare al lavoro. "Mi stanno chiamando da tutta Italia per offrire aiuto – spiega il massese Nicola Botta, l’ideatore dell’iniziativa alla quale stanno lavorando oltre 200 volontari –. Da Roma, da Napoli, da Bergamo. E anche dall’estero. Dalla Repubblica Ceca sono arrivate 50 carriole, poi dalla Francia ho ricevuto altre disponibilità. Per non parlare dei tanti volontari del territorio che si sono messi a disposizione gratuitamente per dare una mano".

L’elenco è lunghissimo. "Qui distribuiamo alimenti confezionati, prodotti di pulizia per la casa, vestiario, tutto gratuitamente – continua –. Fino ad un paio di giorni fa davamo anche i pasti, dalla colazione alla cena, ora trasferiti presso la sede delle scuole di via 4 Novembre. Il materiale è a disposizione in via prioritaria ai residenti di Sant’Agata ma all’inizio sono venuti anche da Lugo e da Conselice". Il gruppo dei volontari che affianca Botta è in continuo aumento. "Tutti noi abbiamo staccato dalla nostra attività per essere qui – spiega l’avvocato Virginia Lusa che, come molti, resterà sul campo fino a domenica –. Iniziamo alle 7 del mattino e andiamo a oltranza per assecondare le richieste delle persone che continuano ad arrivare". La stanchezza per i volontari non è solo fisica. Esiste anche una stanchezza morale, nell’avvertire la disperazione. "La sera le persone sono stanche e non hanno la forza – continua – ma al mattino, quando la luce rende evidente quello che le circonda, scendono le lacrime. È un attimo. Poi se le asciugano e ripartono". Ieri, un supporto importante è arrivato anche dalla Fondazione Rava che per due giorni schiererà sul territorio le squadre di volontariato-aziendale formate dai dipendenti di Moncler e Medtronic. Chi vuole contribuire con donazioni di cibo a lunga conservazione e prodotti per la cura per la casa e la persona può contattare i numeri 0545 919907 - 0545 919914.

Monia Savioli