Il ‘Galet de paciug’ rinato "Chiesto di farlo restare"

Faenza, l’opera subito ricostruita. Si pensa a mantenerla esposta tutta l’estate

Ci sono volute alcune ore e tanta buona volontà per ripristinare ‘E Galet de Paciug’. Ma la ricostruzione dell’opera ’simbolo’ dell’alluvione a Faenza abbattuta dalle raffiche di vento di martedì è stato completato a tempo di record (nella foto). "Martedì mattina tra foto e passaparola abbiamo scoperto che il forte vento, oltre ad aver danneggiato auto e strade in diversi punti della città, aveva fatto cadere anche il nostro galletto – hanno riferito i volontari dell’associazione Fatti d’Arte –. Il dispiacere iniziale non ci ha fatto però perdere d’animo e, dopo aver riunito un gruppo con a capo l’artista e creatore dell’opera, Alessandro Turoni, nel pomeriggio ci siamo recati nella rotonda Francesco Lama per rimettere le mani su legno e ferro sparsi per terra".

Un pomeriggio intenso, nel corso del quale tuttavia tante persone di passaggio in auto, in bicicletta o a piedi, non hanno fatto mancare il proprio supporto ai ragazzi. L’opera, che rappresenta il galletto romagnolo, raffigurato da Turoni con una vanga al posto della nota ‘Caveja’ era stato realizzato con materiali di recupero, e una volta posizionato sulla rotonda che collega via Giovanni da Oriolo, via degli Insorti, via Volpaccino e viale Stradone aveva ricevuto un certo consenso fra i cittadini. In molti infatti avevano identificato quel galletto come il simbolo della Romagna che si rialza dopo la drammatica alluvione.

E pensare che in principio quel galletto doveva essere un basilisco, un rettile fantastico. Turoni infatti è un artista specializzato nella realizzazione di animali e mostri e gli era stata commissionata un’altra opera. "L’opera ha ricevuto tanti apprezzamenti da parte della cittadinanza – ha evidenziato Veronica Bassani, presidente di Fatti d’Arte e direttrice artistica della rassegna –. Così quando l’opera è stata abbattuta dal vento l’abbiamo ricostruita, e ora, dopo averla rinforzata con alcuni tiranti d’acciaio, abbiamo anche inoltrato richiesta formale per mantenerla in esposizione fino alla fine dell’estate". Ma si parla anche di renderla permanente, anche altrove.

Oggi si terrà al Fontanone l’atto conclusivo della Borda, dalle 18.30.

d.v.