Il lughese Paolo Silvagni candidato alle Europee

"Porterò in dote al Fronte della Libertà di Cateno De Luca la mia conoscenza del settore industriale di questi territori" .

Il lughese Paolo Silvagni candidato alle Europee

Il lughese Paolo Silvagni candidato alle Europee

C’è spazio anche per il Partito moderato d’Italia fra i diciassette loghi che compongono il simbolo elettorale del Fronte della Libertà, creatura fondata dal sindaco di Taormina Cateno De Luca in vista delle prossime elezioni europee. Paolo Silvagni, nato a Lugo e cresciuto a Fusignano, componente dell’azionariato del colosso delle calzature Valleverde, nonché fondatore nel 2021 del Partito moderato, sarà candidato per il Fronte della Libertà nella circoscrizione nord-est. "Porterò in dote al Fronte della Libertà la mia conoscenza del settore industriale di questi territori, maturata nella vita professionale ma anche negli ultimi tre anni passati a incontrare persone in Emilia Romagna e nel Triveneto – spiega Silvagni –. In varie parti d’Italia mi sono imbattuto in cittadini con la mia stessa visione del mondo, e Cateno De Luca è fra questi. Le nostre parole d’ordine sono le stesse che credo tutti gli italiani abbiano in mente quando si proietta la riflessione su una dimensione europea: in primis un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, con il congelamento dell’attuale fronte e un accordo di pace che porti la firma anche dell’Ue, e in secondo luogo un’armonizzazione fiscale che chiuda una volta per tutte l’attuale capitolo che vede alcune nazioni europee nel ruolo di paradisi fiscali ed altre, fra cui l’Italia, nella scomoda posizione di paesi ad alta tassazione che si vedono sfilare la sede legale di importanti imprese a caccia di minori imposizioni. Per quanto riguarda le politiche climatiche dobbiamo essere ambiziosi: ce lo chiede la Romagna travolta da un’alluvione senza precedenti". Quella del Fronte della Libertà è una sfida in salita, considerando l’alta soglia di sbarramento del 4%: "non è una missione impossibile. Contiamo in un exploit della nostra lista nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare in Sicilia, dove potremmo andare ben oltre la doppia cifra". Al momento non è stato definito l’eventuale gruppo parlamentare europeo in cui il Fronte della Libertà siederebbe: le sensibilità delle varie liste che lo compongono – dal Partito moderato al Movimento per l’Italexit, per arrivare al Grande Nord, al Partito Pensionati e alla lista del Capitano Ultimo – appaiono infatti alquanto diverse.

"E’ un elemento che chiariremo nel corso della campagna elettorale. La quale avrà il suo momento cardine il prossimo 5 maggio, in occasione della ricorrenza della partenza dei Mille dalla Liguria in direzione della Sicilia. Il Fronte della Libertà compirà esattamente l’impresa opposta, partendo idealmente dalla Sicilia con Sud Chiama Nord, e abbracciando tutte le altre regioni d’Italia".

Filippo Donati