Il santuario: nuova luce dopo alluvione e tornado

La chiesa dell’Arginino a Voltana subì pesanti danni: ora la ristrutturazione del tetto è quasi ultimata. Tempi più lunghi per il pavimento .

Il santuario: nuova luce dopo alluvione e tornado

Il santuario: nuova luce dopo alluvione e tornado

Oltre agli incalcolabili danni arrecati ad abitazioni, aziende agricole, attività commerciali e svariate altre strutture, i devastanti eventi meteo (prima l’alluvione ed un paio di mesi dopo il tornado) dello scorso anno non hanno risparmiato anche alcuni luoghi di culto. Tra le chiese che hanno riportato i danni più ingenti, oltre a quella settecentesca di San Giuseppe situata a Chiesanuova di Voltana (dove il 22 luglio la furia del vento spezzò letteralmente il frontone e fece crollare una porzione del tetto), ad essere colpita sia a maggio dall’alluvione ed in seguito dal tornado di luglio, fu il Santuario della Beata Vergine dell’Arginino dedicato alla Madonna della Consolazione. Eretto nel 1727, sorge in via Comunetta, ad una manciata di chilometri da Voltana e da tempo immemore, nel periodo ferragostano accoglie i fedeli per la festa dell’Assunta.

"In effetti – spiega il parroco don Maurizio Ardini – in quell’apocalittico pomeriggio dello scorso luglio, un mezzo finimondo colpì duramente sia la chiesa di San Giuseppe che quella dell’Arginino. Quest’ultima, che un paio di mesi prima era stata marginalmente interessata anche dal quel mare di acqua e fango, riportò danni indubbiamente meno importanti rispetto alla prima, ma pur sempre di un certo rilievo. Ad essere messo a dura prova fu in particolare il tetto, con la caduta a terra di un pinnacolo e un altro rovesciato sul tetto stesso. Non solo, ma quelle impressionanti raffiche distrussero il rosone, scardinandone l’intelaiatura in legno e disintegrando il vetro all’interno del santuario. Motivi per cui la festa dell’Assunta del 2023 si è svolta nella chiesa della vicina Voltana".

Non sarà facile ripartire, ma sacerdote è molto speranzoso. "Infatti – aggiunge il parroco – la ristrutturazione del tetto del Santuario è praticamente ultimata, mentre per il pavimento, ‘lievitato’ a seguito dell’alluvione, se ne parlerà dopo l’estate, in quanto la chiesa è rimasta comunque al suo interno agibile. Sia per la chiesa dell’Arginino nonché per quella della vicina San Bernardino (di cui don Ardini è pure parroco), anch’essa danneggiata dal tornado assieme al suo campanile, siamo ormai in dirittura d’arrivo, mentre rimane ancora un grosso punto interrogativo la ripartenza di quella di San Giuseppe a Chiesanuova di Voltana, dove è stato installato un ‘caratteristico’ tetto provvisorio in lamiera per evitare infiltrazioni dovute ad acqua e agenti atmosferici".

Luigi Scardovi