Il vin brûlé o Bisò: la tradizione romagnola e le ricette segrete di ogni Rione

Il vin brulé è una bevanda calda a base di vino rosso, zucchero e spezie, diffusa in numerosi paesi. Ogni regione ha la propria ricetta segreta. È poco alcolico e si serve in ciotole di ceramica o bicchieri termoresistenti. Una ricetta semplice da preparare.

Il vin brûlé o Bisò: la tradizione romagnola e le ricette segrete di ogni Rione

Il vin brûlé o Bisò: la tradizione romagnola e le ricette segrete di ogni Rione

Il vin brulé (mulled wine, in inglese, ossia vino ‘bruciato, fiammeggiato’) è una bevanda calda a base di vino rosso, zucchero e spezie, diffusa in numerosi paesi e semplice da preparare. In Italia esistono differenti varianti. ll Bisò è la versione romagnola. L’ipotesi più accreditata vuole che il vocabolo ’Bisò’ provenga dall’espressione in dialetto romagnolo "bevi su", esortazione che serviva per fare capire che se si fosse indugiato troppo a lungo si sarebbe freddato. Il vin brulè è poco alcolico, poiché durante la sua preparazione gran parte dell’alcol brucia o evapora. Ogni Rione ha la propria ricetta segreta tramandata per tradizione, e il consiglio è di berlo nelle tradizionali ciotole di ceramica i ’gotti’ (nella foto). E se se volete preparalo anche voi eccovi la ricetta del vin brûlé o Bisò: servono una bottiglia di vino rosso corposo sangiovese, 100 grammi di zucchero semolato, un pizzico di zenzero fresco grattugiato, 4 pezzetti di cannella, 4 chiodi di garofano, scorze essiccate di limone. Versare il vino in una pentola con il fondo spesso e unire lo zucchero, le spezie e le scorzette. Far sobbollire a fuoco dolce per 10 minuti, filtrare con un colino a maglie fitte e servire subito in tazza o in bicchieri termoresistenti.

g.g.