"In trattore per 15 ore per arrivare a Roma"

Il lungo viaggio di un gruppo di agricoltori che dalla Bassa Romagna ha raggiunto la capitale per manifestare

"In trattore per 15 ore per arrivare a Roma"

"In trattore per 15 ore per arrivare a Roma"

Non si fermano le iniziative di protesta degli agricoltori contro le politiche ambientali dell’Unione europea, la riduzione dei sussidi comunitari al settore e le diverse altre criticità che "stanno fortemente penalizzando un comparto trainante per l’economia del nostro Paese", come dicono coloro che in questi giorni stanno protestando. Ieri c’è stato un nuovo corteo a Roma, a cui ha preso parte anche una delegazione dalla Bassa Romagna.

Già martedì scorso del resto, assieme a tanti altri colleghi provenienti da ogni parte della regione, decine e decine di agricoltori dalla Bassa Romagna avevano dato vita a un lunghissimo corteo formato da oltre 400 trattori che, dal presidio allestito nei pressi del casello dell’A14 di Castel San Pietro Terme, aveva raggiunto, percorrendo la San Vitale, la zona industriale di Massa Lombarda, concentrandosi in via Trebeghino. In quell’occasione non avevano escluso, qualora non fossero arrivate in tempi rapidi risposte concrete dal governo, di attivarsi per organizzare, al volante dei rispettivi mezzi agricoli, un corteo a Roma. Iniziativa che si è concretizzata sabato sera, quando un gruppo spontaneo formato da alcuni coltivatori diretti e qualche contoterzista, si è dato appuntamento in un piazzale adiacente la statale Adriatica all’altezza della frazione lughese di Voltana.

Qui hanno atteso l’arrivo, avvenuto intorno alle 21, di loro colleghi provenienti, sempre in trattore, dal Bolognese (Molinella e Spazzate Sassatelli), per poi aggregarsi a un colonna di mezzi diretti verso la capitale. "Siamo giunti a Roma – ha spiegato ieri pomeriggio Gabriele Carapia, uno dei manifestanti della Bassa Romagna – a mezzogiorno circa, e quindi dopo una quindicina di ore. Un viaggio indubbiamente molto lungo, durante il quale non sono mancate tre brevi soste per un caffè. Se si esclude la nebbia, a tratti piuttosto fitta, che abbiamo incontrato fino a una decina di chilometri da Cesena, in seguito non si sono registrati per fortuna problemi. A Pievesestina ci siamo aggregati ad altri agricoltori, dando vita a una ‘carovana’ formata complessivamente da una ventina di trattori. Non avendo ottenuto, già nei giorni precedenti, l’autorizzazione a percorrere la E45 che ci avrebbe consentito di raggiungere la capitale in tempi inferiori, abbiamo utilizzato la rete stradale ordinaria, giungendo a destinazione intorno a mezzogiorno di domenica. Dopo questo interminabile viaggio siamo ad onor del vero stanchi, ma soddisfatti di poter contribuire a far sentire anche il nostro grido di allarme".

Ieri un gruppo di agricoltori alfonsinesi, come forma di solidarietà verso i colleghi nella capitale, hanno allestito due presidi a lato della statale Adriatica, uno di fronte al ristorante ’Il Casolare’ e l’altro a Taglio Corelli.

Luigi Scardovi