Incendia il distributore. Spaccio e resistenza tra i vari precedenti . Verso perizia psichiatrica

Nuove contestazioni al 25enne del Mali che martedì mattina ha dato fuoco all’impianto Coil. Era già stato colpito daL foglio di via. No alla direttissima, ma convalida: così la Procura chiederà il carcere.

Incendia il distributore. Spaccio e resistenza tra i vari precedenti . Verso perizia psichiatrica

Incendia il distributore. Spaccio e resistenza tra i vari precedenti . Verso perizia psichiatrica

Emergono nuovi precedenti a carico del 25enne del Mali, Famakan Traore, arrestato martedì per avere appiccato il fuoco al distributore Coil di piazza Caduti sul Lavoro, all’angolo con via Trieste e via Gulli. L’uomo, già finito in manette pochi giorni prima per la rapina del portafogli a un connazionale, e fermato nel febbraio 2023 dopo avere mandato al pronto soccorso quattro agenti, in passato ha risposto anche di altri reati, quali spaccio di stupefacenti, resistenza, rapina, lesioni personali e violazione del foglio di Via emesso dalla questura. Intanto, per la catastrofe sfiorata alla Darsena, all’accusa di incendio doloso aggravato si aggiungono quelle di violazione del foglio di Via (un’altra) e di resistenza a pubblico ufficiale. Quest’ultima non pare emergere dai filmati realizzati dai passanti, che hanno documentato sia l’incendio sia il momento in cui il 25enne viene bloccato. Nel video si vede l’uomo che, mentre arrivano i carabinieri del radiomobile a sirene spiegate, si inginocchia e porge le mani per farsi ammanettare. Successivamente, viene fatto sdraiare a terra, manovra che consente di prelevargli l’accendino con cui aveva appiccato il fuoco alla benzina cosparsa dopo avere afferrato l’erogatore. Vi sono poi alcuni secondi confusi, in cui pare agitarsi. Forse è in questa fase, o in una successiva a quelle fissate dagli smartphone, che potrebbe avere opposto resistenza.

Lo stesso aveva peraltro evitato di scappare, ed era rimasto per diversi minuti nei pressi del distributore. Anche in ragione di questo atteggiamento stravagante, il suo difensore, avvocato Mauro Faccani, sta valutando la richiesta di una perizia psichiatrica. A dispetto dei molti precedenti di polizia, non è ancora chiaro se sia formalmente censurato – quindi con sentenze passate in giudicato – o meno. Intanto la Procura ha scelto di non procedere per direttissima, ma di andare a convalida dell’arresto, oggi o domani: la direttissima, assorbendo l’udienza di convalida, anticiperebbe il procedimento, azzerando le indagini, con non improbabile liberazione da parte del tribunale in caso di eventuale incensuratezza.

Con l’udienza di convalida, invece, l’accusa ha più probabilità di ottenere la misura cautelare del carcere, cosa che consentirebbe di svolgere ulteriori indagini, non tanto in riferimento al fatto – pacifico –, ma alla personalità dell’indagato. Il quale, sebbene al momento non gli sia contestato, rischia anche il reato di strage, che implica anche il semplice tentativo e per il quale, in assenza di vittime come in questo caso, rischierebbe fino a 15 anni. Intanto ieri il distributore Coil era ancora chiuso, prova che i danni agli erogatori e alle altre strutture non erano limitati, come inizialmente valutato.

Lorenzo Priviato