Infermiera aggredita. Picchiata per la borsa davanti all’ospedale

All’alba di ieri una dipendente del 118, che entrava in servizio, è stata rapinata con violenza da un giovane, riportando fratture al naso e allo sterno.

Quando l’ha vista scendere dall’auto, che aveva parcheggiato nell’area sosta dell’ospedale di Cervia, le si è avventato contro. E da lì è iniziata una brutale aggressione a scopo di rapina, con calci e pugni al volto, di cui all’alba di ieri è stata vittima una giovane infermiera del 118 che stava andando al lavoro. La donna ha riportato fratture al naso e allo sterno, un trauma addominale e una ferita da arma da taglio a un braccio, in quanto il bandito avrebbe utilizzato anche un coltello. Eventualità, questa, che la vittima non avrebbe riferito ai carabinieri. Medicata al Cau, poi portata in pronto soccorso e dimessa, la prognosi complessiva è di 30 giorni.

Erano le 6.30 del mattino, la lavoratrice si apprestava a iniziare il proprio turno. Quando è scesa dalla macchina, in sosta nel parcheggio presso la Casa della Comunità San Giorgio di Cervia, si è trovata di fronte un giovane che ha iniziato a spintonarla e a colpirla con calci e pugni, uno dei quali l’ha raggiunta al volto. Il malvivente puntava alla borsetta e, dopo avergliela strappata, se n’è disfatto poco distante. L’infermiera ha inizialmente cercato di resistere al violento scippo, quindi è riuscita a mettersi in salvo raggiungendo l’ingresso del Cau, picchiando i pugni contro la porta e facendosi aprire dai colleghi. A quel punto il malvivente si è allontanato. Sul posto è stato chiesto l’intervento dei carabinieri, arrivati con le pattuglie del nucleo radiomobile e della stazione di Cervia. I militari hanno sentito la vittima, raccogliendo la descrizione del rapinatore, e stanno analizzando i filmati delle telecamere della zona.

Non agevola le indagini, tuttavia, l’assenza di impianto di videosorveglianza nella struttura ospedaliera. Una carenza sulla quale i sindacati puntano il dito. La Funzione Pubblica della Cgil "esprime solidarietà nei confronti della lavoratrice stessa ma nel contempo denuncia una situazione di sicurezza sempre più precaria soprattutto nei presidi periferici. Pretendiamo che la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori venga sempre tutelata utilizzando o implementando tutte le soluzioni a disposizione".

Sulla stessa linea al Uil: "Come Uilfpl esprimiamo la nostra piena vicinanza alla lavoratrice e ci adopereremo affinché ogni misura di sicurezza dei luoghi di lavoro, a iniziare da un sistema di videosorveglianza illuminazione e vigilanza, come strumento di deterrenza, sia messa in campo da parte dell’Azienda Usl della Romagna". Solidarietà all’infermiera aggredita anche dalla giunta di Cervia.