"Investiamo sulle nuove generazioni"

Così i Giovani Imprenditori di Confartigianato a Roma "Per costruire il futuro del paese".

"Investiamo sulle nuove generazioni"

"Investiamo sulle nuove generazioni"

Il futuro dell’Italia e la nuova identità imprenditoriale si costruiscono con la ‘visione’ dei giovani e all’insegna dell’intergenerazionalità. È il messaggio della Convention dei Giovani Imprenditori di Confartigianato che si è svolta martedì a Roma, e che ha visto a confronto esponenti del Governo e del Parlamento, esperti, accademici, studenti, per delineare la situazione del lavoro giovanile e indicare le traiettorie per sostenere il talento e la voglia di fare impresa delle nuove generazioni. Per i Giovani Imprenditori di Confartigianato il futuro dell’Italia dipende da quanto e come si investirà sulle nuove generazioni. C’è molto da cambiare, se si considera che oggi, per 12 euro di spesa pubblica destinati a pensioni e sanità per anziani, se ne spende soltanto 1 per giovani e famiglie. Bisogna puntare su formazione di qualità, istruzione tecnica e professionalizzante, per creare le competenze evolute imposte dalla rivoluzione digitale. E occorre incentivare la trasmissione d’impresa, con strumenti ad hoc come, per esempio, il credito di imposta, per i giovani che vogliono rilevare l’azienda di famiglia, subentrare in un’impresa già avviata o creare una propria attività.

La situazione del lavoro giovanile, secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, presenta un quadro di luci e ombre. Nel decennio 2013-2023 la crisi demografica ha fatto diminuire la popolazione italiana di 874mila giovani tra 20 e 34 anni, con un calo dell’8,7%. Questo trend si riflette sulla composizione del lavoro indipendente: oggi il numero di imprenditori e lavoratori autonomi over 60 ha superato quello degli under 35. Se un segnale di speranza arriva dalla nascita, nel 2023, di 50mila imprese guidate da giovani (pari al 34,9% del totale delle nuove aziende), per Confartigianato è comunque ovvio quanto sia urgente mettere mano ad azioni concrete per accompagnare gli inattivi nel mercato del lavoro.