Italia Nostra:: "Lasciatene in piedi almeno una"

Italia Nostra di Ravenna si oppone all'abbattimento delle torri di Hamon proposto da Eni, sottolineando il loro valore culturale e architettonico. Chiedono il recupero e la conservazione di queste strutture uniche.

Servivano per raffreddare, tramite tiraggio naturale, enormi quantità d’acqua ad alta temperatura provenienti dagli impianti: nulla di inquinante, quindi, per le torri di Hamon. Per anni cittadini e studiosi si sono mobilitati per chiederne la tutela ed il recupero (tra le altre, si ricordano parole appassionate di Cristina Mazzavillani Muti). Ora Eni ne propone l’abbattimento. Italia Nostra di Ravenna non ci sta e chiede lumi alla Soprintendenza, invia esposti alla Procura e chiede al Comune di verificare il reale stato delle torri visto il lamentato degrado, da parte di Eni, e il pericolo che rappresenterebbero in vista della realizzazione di un parco fotovoltaico da 10 milioni di euro. Chi le ha viste all’interno, si legge in una nota dell’associazione per la tutela del paesaggio, "sa che parliamo di spazi inimmaginabili e mozzafiato, di una bellezza che lascia attoniti per l’imponente maestosità e la perfezione della forma ad iperboloide, definita da una superficie di blocchi armati di soli 30 cm di spessore che svetta fino all’altezza di 55 metri". Pare che l’acustica fosse ottimale per gli strumenti musicali e quell’occhio aperto verso il cielo le rendeva una sorta di Pantheon della contemporaneità. Abbattimento "inaccettabile", per Italia Nostra, così come lo è che il sindaco di Ravenna accetti senza colpo ferire questa decisione di Eni. Altrove, strutture del genere sono state recuperate, come a Marghera per l’ex Vetrocoke, ora Venezia Heritage Tower, luogo di eventi culturali e spettacoli, oppure il quartier generale della Pirelli alla Bicocca a Milano, dove una torre è stata mantenuta realizzando attorno uffici, sale riunioni collegate da passerelle aeree, auditorium da 350 posti ed un eliporto. A Ravenna, invece, "le ruspe sono sempre molto gradite quando si tratta di rimuovere patrimoni culturali collettivi, come ad esempio sta accadendo per i capanni balneari storici", conclude Italia Nostra. "Almeno una torre Hamon sia salvata!".

Giorgio Costa