La biblioteca alluvionata. Mutuo da mezzo milione

Intervento del Comune di Faenza per aggiungere altri lavori di ripristino. Il denaro servirà per il ‘polo culturale’ all’interno della Manfrediana. .

La biblioteca alluvionata. Mutuo da mezzo milione

La biblioteca alluvionata. Mutuo da mezzo milione

Il Comune di Faenza accenderà un mutuo per aggiungere un capitolo ulteriore all’elenco di interventi che si sono resi necessari alla biblioteca Manfrediana a causa dei danni provocati dall’alluvione dello scorso maggio. La storica istituzione, affacciata su via Manfredi, fu uno dei siti di proprietà pubblica maggiormente devastati dal disastro della primavera 2023: il fiume arrivò qui con un impatto minore di quanto accaduto alla palestra della lotta greco-romana o alla scuola ‘Il Girasole’, letteralmente sommerse dall’acqua, ma le ferite lasciate dalla violenza inondazione furono comunque notevoli. Anche per questo l’Amministrazione, come spiegato in consiglio comunale dall’assessora al Bilancio Denise Camorani, sottoscriverà un mutuo da 540mila euro per realizzare il cosiddetto ‘polo culturale’ che avrà il suo cuore pulsante nella biblioteca, estendendosi un domani almeno in parte negli ambienti che fiancheggiano sul lato sud la ex-chiesa dei Servi, e che si affacciano sul chiostro in comune fra i due palazzi. Gli interventi necessari in biblioteca coinvolgono soprattutto tre spazi: la sala Letteratura, la sala Ragazzi (entrambe rivolte su piazza delle Erbe) e la parte dell’archivio che trovava posto nei sotterranei, cui si accede dalla sala lettura all’ingresso (quest’ultima risparmiata dalla catastrofe).

Dall’alluvione la Manfrediana non si è trovata sola: sono state decine le donazioni arrivate dalle altre biblioteche italiane, da enti di vario tipo e da privati. La mole di interventi necessari è comunque ingente, tanto che sono stati necessari scostamenti di bilancio: nel frattempo è in corso di affidamento il progetto di recupero e riqualificazione delle due ali alluvionate. La sala Letteratura tornerà infatti dov’era prima; analogamente, saranno aperti al pubblico anche i locali della sala Ragazzi: è stato giudicato infatti impossibile, per l’ente fondato nel 1797, rinunciare del tutto ad ambienti così grandi. Già ora la sala Dante è inaccessibile al pubblico in quanto trasformata in deposito per i volumi che si salvarono dall’alluvione, e che hanno assolutamente bisogno di una nuova casa, così come la biblioteca non può fare a meno di una sala conferenze. I due ambienti posti su via Manfredi saranno probabilmente messi ad un livello di sicurezza maggiore optando per porte che non si accartoccino su se stesse come quelle precedenti: gli ingressi sulla piazza saranno infatti mantenuti. Si tratta di una decisione in un’ottica di maggiore accessibilità per quanto riguarda la sala Letteratura, e di una scelta obbligata per la sala Ragazzi, che è raggiungibile dall’interno solo attraverso un vano di servizio per il personale.

f.d.