La città invasa di turisti. In 20mila a San Vitale in soli quattro giorni: "Possiamo crescere"

L’impressione è che non ci siano mai state tante persone prima. Alla tomba di Dante in 14.476 in 5 giorni: +10% rispetto al 2023. Il sindaco: "Ricordo numeri simili, anche se non così alti, prima del Covid".

La città invasa di turisti. In 20mila a San Vitale in soli quattro giorni: "Possiamo crescere"

La città invasa di turisti. In 20mila a San Vitale in soli quattro giorni: "Possiamo crescere"

Circa 20mila biglietti cumulativi per i monumenti della Diocesi in quattro giorni, oltre 14mila visitatori alla tomba di Dante. Che i ponti primaverili fossero la stagione d’oro per il turismo in città era risaputo, ma questo 25 aprile - 1 maggio ha stupito anche gli addetti ai lavori. In questi giorni le strade del cuore di Ravenna sono affollatissime di visitatori, complice anche il bel tempo che finalmente è tornato dopo due settimane di freddo.

Ma snoccioliamo un po’ di numeri. Partiamo dalla tomba di Dante, dove da alcuni anni è installata una telecamera con un raggio d’azione di 3 metri dalla porta d’ingresso del sepolcro che conteggia i visitatori. Il dato raccolto in questo modo ovviamente non può essere precisissimo, ma è comunque molto indicativo della quantità di passaggi in zona. Ebbene, da giovedì 25 aprile a lunedì 29 i visitatori sono stati 14.746: 3.250 il 25 aprile, 3.526 il 26, 3.140 il 27, 2.759 domenica 28 e infine 2.071 lunedì 29. I dati sono stati elaborati dagli uffici del Comune. Per comprenderli meglio li confrontiamo con quelli del 2023, quando il 25 aprile cadeva di martedì: per questo abbiamo preso in considerazione il periodo da venerdì 21 aprile a martedì 25. In totale i visitatori sono stati 13.376: 1.906 il 21 aprile, 2.666 il 22, 3.096 il 23, 2.959 in 24 e 2.749 il 25. Quest’anno complessivamente i visitatori sono stati 1.370 in più, un aumento del 10,24%.

Al Mar, dove è in corso la mostra ’Exodus’ di Salgado, dal 23 al 28 aprile compresi gli ingressi sono stati invece 3.633, con 13 visite guidate per gruppi di studenti o adulti.

Veniamo infine ai monumenti della Diocesi, tra gli elementi di maggiore attrattività turistica della città d’arte. L’ufficio preposto ancora non fornisce numeri ufficiali, ma si calcola che siano stati circa 20mila i visitatori che da giovedì 25 aprile a domenica 28 hanno acquistato il biglietto cumulativo per visitare i monumenti della città, che comprende le basiliche di San Vitale e Sant’Apollinare Nuovo, il museo Arcivescovile, la cappella di Sant’Andrea, il battistero Neoniano e il mausoleo di Galla Placidia.

L’impressione, osservando le code fuori dai monumenti e le tante persone per le strade, è che Ravenna raramente (o forse mai prima d’ora) abbia visto tanti turisti tutti insieme. "Sembra che siamo tornati al trend di crescita pre pandemia e pre alluvione – conferma anche il sindaco Michele de Pascale –. Io ricordo numeri simili, anche se non così alti, prima del covid, dopo tutto il lavoro che avevamo fatto nei primi anni del mio primo mandato. In quel periodo ricordo che avevamo attribuito alcuni ’pienoni’ anche alle trasmissioni di Alberto Angela. Ora i tanti turisti di questi giorni dimostrano che la città ha un potenziale di attrattività eccezionale e straordinario che potrebbe portare a numeri ancora più alti". Per Ravenna c’è margine di crescita, secondo de Pascale: "I dibattiti di questi giorni su Venezia, con accessi limitati e ticket d’ingressi, segnalano che una città d’arte come la nostra può aumentare ancora molto. Dobbiamo lavorare perché queste giornate diventino la regola e non destino stupore. E c’è tantissimo da fare perché questi livelli di flussi turistici possano diventare la regola per la città".

Sara Servadei