La generosità di Walter. Trapianti di midollo garantiti col suo lascito

Grazie a Ghinassi verrà ampliato il reparto di Ematologia dell’ospedale. In questo modo i pazienti potranno operarsi in città senza più spostarsi. .

La generosità di Walter. Trapianti di midollo garantiti col suo lascito

La generosità di Walter. Trapianti di midollo garantiti col suo lascito

Grazie ai fondi del lascito testamentario di Walter Ottone Ghinassi i pazienti ematologici di Ravenna avranno la possibilità di accedere al trapianto di midollo allogeno nella loro città. La procedura consiste nel prelievo di cellule staminali, deputate alla formazione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, da un donatore sano e la reinfusione di tali cellule nel soggetto malato. I donatori possono essere parenti del soggetto ricevente oppure individuati tramite un registro internazionale. "Nel nostro territorio sono circa 30-40 le persone che ogni anno, per sottoporsi a questa procedura, sono costretti a spostarsi verso Milano o Ancona, con gravi rischi e disagi annessi" spiega Alfonso Zaccaria, ematologo e presidente Ail Ravenna, e prosegue: "Il trapianto di midollo allogeno è prassi ormai consolidata, offre buone prospettive di guarigione e vi si può accedere anche oltre i 60 anni ma la malattia deve essere in remissione completa e si deve agire in breve tempo: per questo avere un reparto dedicato a Ravenna è cruciale, contiamo di concludere i lavori in un paio di anni. Servono spazi con carica microbica estremamente bassa per scongiurare il rischio infettivo in persone che hanno un sistema immunitario completamente soppresso nella prima fase e che, nella seconda fase, vanno monitorate costantemente: le cellule staminali del donatore, riconoscendo l’ospite come estraneo, eliminano le cellule tumorali residue, ma possono aggredire i tessuti del paziente generando complicanze anche gravi. La sfida è bilanciare questi effetti in modo da avere il massimo dell’efficacia contro le cellule malate e il minimo della tossicità per l’organismo". Tra i lavori previsti anche l’ampliamento dell’attuale reparto di ematologia, la ristrutturazione del centro trasfusionale per il trattamento e la preparazione delle cellule staminali e una casa Ail.

"La casa Ail ospiterà alcune camere per accogliere pazienti e caregivers dopo il ricovero ospedaliero, per garantire continuità assistenziale anche a chi viene dal forese e sarebbe più esposto a rischi nel tornare a casa propria. Ci saranno inoltre gli uffici dell’associazione, ambulatori specialistici, una piccola palestra, una grande aula universitaria per la facoltà di medicina e un laboratorio di ematologia sperimentale".

Valeria Bellante