La lettera della preside Domani si torna in classe "Ma lasciamo da parte verifiche e interrogazioni"

La dirigente del liceo Torricelli-Ballardini di Faenza Paola Falconi scrive ai docenti "Al rientro a scuola i professori devono parlare di quanto accaduto con i ragazzi" .

La lettera della preside  Domani si torna in classe  "Ma lasciamo da parte  verifiche e interrogazioni"

La lettera della preside Domani si torna in classe "Ma lasciamo da parte verifiche e interrogazioni"

"Nostra priorità è lasciare da parte verifiche e interrogazioni" scrive la preside del liceo Torricelli-Ballardini di Faenza Paola Falconi in una lettera indirizzata ai docenti, invitandoli ad "accompagnare gli studenti e comprenderli in questa fase difficile".

Il momento è delicato. Ci si prepara al rientro in classe, primo passo verso un difficile ritorno alla normalità, mentre tanti ragazzi affrontano difficoltà e stress legati all’emergenza. "Ho scritto questa lettera subito dopo l’alluvione – dice Paola Falconi –. Volevo arrivare a tutti i docenti, di alcuni non sapevo nemmeno come stessero; era mia premura accompagnarli in questo momento e chiedere di avere delicatezza a loro volta con gli studenti". "C’è uno spartiacque tra il prima e il dopo 16 maggio – continua nella lettera la dirigente – ed è nostro dovere non ignorarlo".

Così afferma che i ragazzi hanno bisogno di aiutare chi è in difficoltà ed è giusto che lo facciano. "Alcuni docenti di grande cuore – dice Paola Falconi – hanno chiesto di organizzare gruppi di lavoro, e così da sabato tutti i giorni i ragazzi si ritrovano, ora divisi per quartiere, ad aiutare la città". In questo dramma collettivo, oltre all’impegno fisico, riflessione e dialogo sono fondamentali. "Al rientro a scuola – continua Falconi – i professori devono parlare di quanto accaduto con i ragazzi, consentire loro di riflettere anche con strumenti culturali, per esempio attraverso testi e letture. Delle verifiche e delle interrogazioni parleremo al collegio".

È previsto infatti, nella giornata di oggi, un collegio docenti per valutare come accompagnare i ragazzi al rientro a scuola e come concludere l’anno scolastico, discutendo anche sulle valutazioni. "La priorità non devono essere i voti. La valutazione finale deve essere formativa, non sommativa, e al 15 maggio doveva essere già stata fatta. È giusto che i ragazzi abbiano l’opportunità di recuperare l’insufficienza e tutto verrà valutato anche in collegio".

Così, anche per i maturandi, si stanno valutando modalità alternative di studio e ripasso, comprendendo la difficoltà dei ragazzi di concentrarsi nello studio in un momento così delicato per tutti, nessuno escluso.

"Pongo molta attenzione ai ragazzi del quinto anno e al loro vissuto – prosegue la preside –; in base anche alla disponibilità dei professori utilizzeremo i locali della scuola come aule studio e organizzeremo momenti di sostegno e aiuto alla preparazione dell’esame, anche pomeridiani. Sarà la politica a decidere sullo svolgimento dell’esame".