La Notte dei licei classici. Platone in comunità hippie e Terenzio con i Ferragnez

Successo per l’iniziativa che si è svolta venerdì sera negli istituti umanistici "La scuola cambia, ora gli studenti si muovono per fare lezione in aule tematiche".

La Notte dei licei classici. Platone in comunità hippie e Terenzio con i Ferragnez

La Notte dei licei classici. Platone in comunità hippie e Terenzio con i Ferragnez

Venerdì sera, nella cornice di piazza Garibaldi a Ravenna, i ragazzi del liceo classico ‘Dante Alighieri’ si sono esibiti in occasione della Notte nazionale del liceo classico. Giunta alla decima edizione, si tratta di un’iniziativa che coinvolge quasi 350 licei classici italiani e, novità di quest’anno, anche alcuni licei stranieri. L’evento ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare le radici culturali umanistiche che sono il fulcro dell’attività didattica di questo indirizzo di studi. Gli alunni diventano protagonisti proponendo performance che possono variare tra brevi rappresentazioni teatrali, recitazioni, canti e letture drammatizzate. La dirigente del liceo ‘Dante Alighieri’ ha così inaugurato la serata: "Le intense settimane di preparazione sono state caratterizzate da un clima di grande gioia in cui i ragazzi, motivati e talentuosi, hanno appreso volentieri esplorando anche un rapporto con le materie completamente diverso rispetto alla didattica tradizionale. Il liceo classico costituisce un percorso formativo che bisogna valorizzare, con questa iniziativa vogliamo anche mandare il messaggio che la didattica si sta rinnovando".

I ragazzi, sfruttando la scalinata della loro scuola come palcoscenico naturale, hanno portato in scena brani di opere classiche rivisitate in chiave moderna. Così il Simposio di Platone è stato ambientato in una comune hippie negli anni ’70, le commedie di Terenzio si sono tinte di contemporaneità con episodi dei Ferragnez e gli studenti hanno rielaborato i temi dei classici per invitare il pubblico a riflettere su quelli attuali. Tanti i temi fondamentali toccati, che con un filo rosso legano antichità e contemporaneità: dalle guerre al concetto di amore, fino ai rapporti familiari. "I ragazzi scelgono i testi e poi, insieme, li rielaboriamo per dare vita a una performance – spiega Wanda Calderoni, insegnante del liceo – quest’anno sono state scelte prevalentemente commedie. La cosa più importante è la comunità, il gruppo che si crea per mettere in scena queste performance. Ci siamo divertiti e abbiamo tutti collaborato insieme durante le ore di lezione, non si sono svolte prove fuori dall’orario scolastico proprio perché consideriamo l’organizzazione di questa iniziativa una parte integrante della didattica. La scuola sta cambiando, da quest’anno ad esempio non ci sono aule fisse per le classi, gli studenti si muovono per fare lezione in aule tematiche e così si diversifica anche l’offerta formativa". Letizia Sotira, responsabile del progetto, spiega: "L’idea è ridare vita al liceo classico che rischia di perdere in attrattività sia perché viene percepito come un liceo di nicchia sia perché c’è maggiore propensione alle materie scientifiche. Noi invece pensiamo che i classici abbiano ancora molto da dire, ed è anche con eventi come questo che lo dimostriamo: la manifestazione ha avuto grande successo, sia a Ravenna che in tutta Italia (compresa la provincia tra Faenza e Lugo, ndr). Coordinare le attività non è stato semplice ma tutti si sono resi disponibili, dai docenti agli studenti fino ai collaboratori scolastici che hanno lavorato alla creazione delle scenografie".

Valeria Bellante