La prima mattinata. In cinque ore 17 accessi: "L’ho saputo al bar e sono stati velocissimi"

Diversi coloro che sono arrivati al centro direttamente, dopo averne letto. Per qualcuno è un’alternativa al medico di base: "Devo chiamarlO 36 volte...". Nel frattempo al Pronto soccorso nel primo pomeriggio erano 7 i codici verdi. .

La prima mattinata. In cinque ore 17 accessi: "L’ho saputo al bar e sono stati velocissimi"

La prima mattinata. In cinque ore 17 accessi: "L’ho saputo al bar e sono stati velocissimi"

Qualcuno è arrivato prima dell’apertura, qualcun altro più tardi nella mattinata. In totale alle 13 erano 17 i pazienti rivoltisi al nuovo Cau al Cmp (mentre alle 14 i codici verdi in attesa al Pronto soccorso erano 7, nessuno col bianco). Si entra dal retro dell’edificio, sulla sinistra c’è uno sportello con l’accettazione dove infermieri specializzati ascoltano le problematiche dei pazienti e li indirizzano: sintomi cardiaci o respiratori possono essere campanelli d’allarme per qualcosa di più serio, e i pazienti che li lamentano vengono indirizzati al Pronto soccorso. Sulla sinistra si apre la sala d’attesa e di fronte all’ingresso un corridoio con due ambulatori medici.

Tra i primi pazienti c’è Ivo Galli, che deve togliere dei punti. "Sono arrivato in un momento in cui non c’era nessuno – dice –. Sono venuto qui direttamente, senza passare dal Pronto soccorso. Al bar mi hanno detto del nuovo centro e ho pensato che per me, che abito qui vicino, fosse comodo". Anche Dorietta Mazzoni, arrivata insieme a Laura Mazzavillani, attende giusto una manciata di minuti prima di essere visitata dal medico. "Avevamo saputo della novità leggendo alcuni articoli, siamo venute direttamente. Il medico stamattina non rispondeva e ho pensato che in Pronto soccorso avremmo aspettato ore e ore...". "Per parlare al telefono con il mio medico di base devo fare come minimo 36 telefonate – dice Mazzoni – e al Pronto soccorso in passato ci è capitato di aspettare molto". Al Cau, oltre all’esame medico, si eseguono esami di laboratorio quali elettrocardiogramma ed esami radiologici. "C’è anche una rete con gli specialisti ospedalieri – dice Katia Prati, responsabile infermieristica di struttura – a cui è possibile rivolgersi con una telefonata. Se c’è necessità di una visita si viene indirizzati all’ospedale. Tutte le altre tipologie di esami sono improprie per il Cau, ma i medici possono farne richiesta al Cup, come succede dal medico di base".

Ogni turno al Cau è coperto da un medico, due infermieri e un tecnico di radiologia. Il centro eroga visite mediche, certificazioni, trattamenti farmacologici al bisogno, prescrizioni di terapie per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali, procedure chirurgiche minori (come suture e medicazioni) e prestazioni assistenziali e specialistiche per eventi di origine traumatica. La visita e alcuni accertamenti diagnostici sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e assistiti dalla Regione, per tutti gli altri il costo è di 20 euro.

Sara Servadei