L’abbraccio di Faenza a Tsolakos

Lo scultore e ceramista scomparso martedì alla soglia dei novant’anni. I funerali ieri a Errano .

L’abbraccio di Faenza a Tsolakos

L’abbraccio di Faenza a Tsolakos

La città di Faenza ha rivolto ieri l’ultimo saluto a Panos Tsolakos, lo scultore e ceramista scomparso martedì alla soglia dei novant’anni.

Alla chiesetta di Errano si è stretto attorno alla famiglia Ferniani tutto il mondo della ceramica: presenti, fra gli altri, le amiche di sempre Antonietta Mazzotti e Viola Emaldi, gli eredi di Guerrino Tramonti (legato a Tsolakos da un profondo legame), lo scultore Aldo Rontini, il pittore Pietro Lenzini, il designer Antonio Bullo, la direttrice del Mic Claudia Casali e quella dell’Isia Concetta Cossa, oltre a molti altri artisti come Gian Franco Morini e Luce Raggi.

Tsolakos era nato in Grecia nel 1934: dopo un periodo di formazione a Parigi era approdato nel 1960 a Faenza, città che non aveva più lasciato. "Un artista dal talento torrenziale – è intervenuto alla fine della funzione il presidente del consiglio comunale Niccolò Bosi, ricordando il Premio Faenza che Tsolakos si aggiudicò nel 1971, e i suoi contributi al mondo della ceramica e del design –. Non possiamo dimenticare le parole che dedicò agli studenti del liceo artistico in occasione del suo ultimo progetto, alcuni mesi fa: ‘ siate coraggiosi, cercate la poesia in quello che fate, ascoltate voi stessi e mettete radici’. Gli antichi greci salutavano le persone che avevano amato con la parola ‘khaire’, che significa ‘rallegrati, gioisci’. Tsolakos ha lasciato qualcosa che rimarrà, ha contribuito a definire ciò che siamo come città d’arte e di cultura. Khaire Panos".

Filippo Donati