L’addio a Tea e Delio "Hanno soccorso alluvionati nel mondo Siano di esempio"

I funerali di marito e moglie di Chiesuola di Russi, presente il ministro Bernini

L’addio a Tea e Delio  "Hanno soccorso  alluvionati nel mondo  Siano di esempio"

L’addio a Tea e Delio "Hanno soccorso alluvionati nel mondo Siano di esempio"

I carabinieri in alta uniforme, il prefetto Castrese De Rosa accanto alla ministra Anna Maria Bernini e alla sindaca Valentina Palli. Poi loro, Moreno, Andrea e Serena, i tre figli di Dorotea ‘Tea’ Dalle Fabbriche e Delio Foschini, morti nella loro abitazione di Chiesuola di Russi, durante la seconda ondata alluvionale. Ieri era giornata di lutto nazionale per le 15 vittime degli allagamenti in Romagna. Per la famiglia Foschini, e per la comunità della zona, è il giorno del funerale di due di queste vittime.

La chiesetta scelta per il rito funebre è quella vicina al cimitero di San Pancrazio, dentro accoglie duecento persone stipate, fuori ce ne sono altrettante che seguono la messa dagli altoparlanti. Prima dell’inizio del rito religioso, le persone si confidano ansie e voglia di riprendersi. "Questo è un paese miracolato – dice Daniele Fuschini – in questa zona non è arrivata l’acqua fuoriuscita dai fiumi. Invece, il Montone ha allagato Chiesuola, che è più in basso, e li sono morti Tea e Delio". "Prego i politici di non fare polemiche – aggiunge Eros Foschini – è necessario l’impegno di tutti per trovare soluzioni per gli enormi danni provocati dagli allagamenti. Non ci interessano le liti, ma i provvedimenti concreti". Intanto arriva la ministra all’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini. Le vanno incontro il prefetto De Rosa e la sindaca Palli: "Sono qui per testimoniare la vicinanza del Governo" dice Bernini che poi si infila immediatamente in chiesa evitando microfoni e telecamere. È difficile anche per don Giorgio officiare questo funerale. È il primo a testimoniare la religiosità di Tea e Delio ma anche la generosità e l’ altruismo, "che li ha portati a soccorrere comunità colpite da terremoti e da alluvioni in mezzo mondo" come dice la volontaria Lucia. La commozione raggiunge l’apice quando, uno dopo l’altro, prendono la parola i figli dei coniugi deceduti. "I nostri genitori sono un esempio di persone brave, presenti, resilienti. Si pensa sempre che la vita possa essere infinita, invece sa essere tremenda" dice Andrea al microfono. E Serena aggiunge che "sono stati lavoratori, genitori, nonni fantastici. Hanno rappresentato una stella da seguire e continueranno a esserlo".

Chiude Moreno, ringraziando "tutti quelli che hanno lavorato per togliere dal fango le nostre case. Tornate a trovarci anche quanto tutto sarà finito". L’aria si riempie di applausi e lacrime. Parte la musica, è una polka romagnola altro simbolo del legame con le proprie radici. A fine messa i ringrziamenti della ministra al prefetto: "State facendo un lavoro straordinario per una popolazione oggi in difficoltà ma che sa riprendersi. Grazie infinite a tutti".

lo. tazz.