L’allestimento sul Ponte delle Grazie scatena il web

L’assessore Bosi: "I giardini di Natale, come ogni anno, sono finanziati da sponsor privati, e dunque sono a costo zero per il Comune"

L’allestimento sul Ponte delle Grazie scatena il web

L’allestimento sul Ponte delle Grazie scatena il web

L’arrivo del Natale è salutato ormai da anni a Faenza dalle immancabili polemiche contro i giardini temporanei allestiti nel centro urbano. Una tradizione nella tradizione, che quest’anno si rinnova mettendo al centro il punto più chiacchierato della città, e cioè quel Ponte delle Grazie che è aperto al solo traffico ciclopedonale sin dai tempi dell’alluvione, il quale ora è in attesa di essere demolito e sostituito da una nuova struttura. Sulla parte non più calpestabile del ponte ha da qualche ora fatto capolino una striscia di prato – si tratta di prato autentico, non di un suo sostituto in plastica – sul quale i cittadini si arrovellano le meningi da ormai un giorno intero. "Si tratta di un rotoprato che una volta terminate le festività verrà collocato in una delle aree verdi danneggiate dall’alluvione – spiega l’assessore alle aree verdi Massimo Bosi –. E’ un acquisto che il Comune avrebbe comunque dovuto fare per ripristinare un’area verde cittadina". Ad occuparsi dell’allestimento sarà l’artista Oscar Dominguez – noto a molti faentini in particolare per il suo lavoro al Museo delle ceramiche o per le sue opere ospitate nella chiesa di Santa Maria dell’Angelo – cui spetta l’arduo compito di sposare i giardini di Natale con i desiderata del popolo manfredo. Ci riuscirà? "Farà un ottimo lavoro – giura Bosi – ne siamo convinti. Ad ogni modo ci tengo a sottolineare che i giardini di Natale, come ogni anno, sono finanziati da sponsor privati, e dunque sono a costo zero per il Comune".

Una precisazione doverosa in vita delle immancabili polemiche, che avevano visto negli anni passati coinvolte personalità e associazioni, critiche per il dubbio gusto di alcuni dei giardini, giudicati di volta in volta infantili, trash, eccessivamente sentimentali, improntati a un esagerato consumismo, o più generalmente inopportuni nel contesto archittetonica della città. Le polemiche avevano toccato il loro apice quando la fontana monumentale della piazza fu trasformata in un’installazione a tema natalizio.

"Il Ponte delle Grazie è stato scelto come sede di uno dei giardini – prosegue Bosi – proprio perché abbiamo voluto che almeno nel periodo delle festività avesse un aspetto migliore rispetto a quello attuale di infrastruttura ferita. Le fioriere che collocheremo alle due estremità saranno certamente più gradevoli alla vista degli attuali fittoni in cemento". Nel calderone delle polemiche il giardino collocato sul ponte si è immancabilmente intrecciato ai tempi lunghi necessari per vedere la struttura affiancata dal Panel bridge che collegherà di nuovo le due parti della città divise dall’alluvione: come prospettato, il ponte temporaneo dovrebbe essere pronto solo nel 2024 inoltrato.

Filippo Donati