"L’incubo di una nuova emergenza". Questionario Caritas tra gli alluvionati

Faenza, i risultati presentati in due incontri in programma lunedì 27 maggio alle 10 e alle 20.30 in seminario.

"L’incubo di una nuova emergenza". Questionario Caritas tra gli alluvionati

"L’incubo di una nuova emergenza". Questionario Caritas tra gli alluvionati

"Mi chiamo Mario e sono alluvionato". I gruppi di autoascolto sono stati fra gli ambiti d’intervento che la Caritas diocesana di Faenza-Modigliana ha messo in campo dopo il dramma dello scorso maggio sotto l’aspetto dell’assistenza psicologica. "Ci siamo subito accorti che, fra le moltissime esigenze – spiega il personale della Caritas – le persone più colpite dall’alluvione avevano bisogno di raccontare quel che avevano subìto, le difficoltà che stavano fronteggiando". Anche per questo l’organizzazione, che si occupa di solidarietà, ha provveduto a mettere a disposizione un questionario online rivolto agli alluvionati, che ha avuto un’adesione oltre ogni aspettativa.

"Più di cinquecento faentini hanno risposto alle nostre domande e si sono lasciati andare alle loro confidenze – spiega Maria Chiara Lama –, riguardanti l’abitare, i risparmi, l’eventuale perdita dell’auto, ma anche come si era trascorsa l’estate 2023, quali erano le condizioni di soggetti più fragili come bambini e nonni. Per arrivare ai problemi derivanti dall’ansia o dai disturbi del sonno". Le risposte date da quel mezzo migliaio di faentini dipingono un disagio sociale oltre che individuale, che spesso va oltre la capacità di intervento della Caritas e delle altre realtà: "Molti, ad esempio, si chiedono se arriverà una nuova alluvione, altri se ne sono in qualche modo addirittura autoconvinti". Per presentare l’indagine sono stati organizzati due incontri pubblici, in programma lunedì 27 maggio alle 10 e in replica alle 20.30 nell’aula magna del seminario ‘Pio XII’ in via degli Insorti 12 a Faenza. Dopo l’introduzione del vescovo Mario Toso, interverranno il direttore della Caritas don Marco Pagniello e l’assessore comunale al Welfare di Faenza, Davide Agresti.

Nel frattempo la Caritas diocesana prosegue la consegna di materiali per gli alluvionati del territorio: "Il centro allestito ad hoc è fondamentalmente ancora aperto – spiega Claudio Violani –. Stiamo ancora distribuendo mobili ed elettrodomestici a chi ancora non ha le case pronte. Come tutti sanno, sono tuttora 500 le famiglie non rientrate nelle loro abitazioni". In totale sono già più di 250 gli elettrodomestici consegnati. La Caritas è stata attiva anche sotto il fronte degli aiuti diretti: circa 400 famiglie sono state supportate con donazioni fra i 500 e i 2000 euro, in base a quanto avevano perso. Grazie a un accordo con la Bcc è stato perfezionato un progetto rivolto al microcredito che ha consentito prestiti fino a cinquemila euro, rimborsabili in rate da 100 euro mensili al tasso del 3,75%. L’accordo prevede la possibilità del prestito per una ventina di famiglie, per ciascuna delle cinque diocesi colpite dall’alluvione: Faenza, Ravenna, Imola, Forlì e Cesena.

f.d.