"Liquami nel Lamone, preoccupati": "Forse causati dai lavori al depuratore"

Gli abitanti del quartiere Borgotto di Faenza tornano a segnalare il problema che va avanti da mesi. Dal Comune spiegano che l’impianto potrebbe non avere raccolto tutto il materiale in arrivo dalla conduttura.

"Liquami nel Lamone, preoccupati": "Forse causati dai lavori al depuratore"

"Liquami nel Lamone, preoccupati": "Forse causati dai lavori al depuratore"

A un anno dalla prima alluvione l’intero quartiere del Borgotto è in allarme per i liquami che da giorni si riversano nel Lamone in coincidenza del ponte di via San Giovanni di Formellino, a poche centinaia di metri all’esterno dell’area urbana. Al di sotto del ponte scorre infatti un rivolo denso di melma maleodorante, il cui odore mefitico si espande per decine e decine di metri in linea d’aria: nel punto in cui i liquami si riversano nel Lamone le acque appaiono scure e più dense: il miasma è insopportabile. I residenti segnalano che non è la prima volta che in corrispondenza del ponte si avvertono miasmi nauseabondi: "Subito dopo l’alluvione dello scorso anno abbiamo fatto tante segnalazioni per l’odore di deiezioni che si avvertiva nella zona – confidano –. Dopo i primi interventi, con la riapertura della strada, il fetore era quasi sparito". Ora però si è ripresentato: "Continuiamo a fare segnalazioni, ma andando incontro alla stagione più calda temiamo che, se non si farà qualcosa, la situazione finirà col precipitare". L’alluvione ha colpito duramente questa porzione di Faenza al confine tra città e campagna: non lontane sorgono via Chiarini e via Fratelli Bandiera, due delle strade più massacrate dall’inondazione del 16 maggio, mentre la campagna tutt’attorno, già spopolata, appare oggi semideserta.

Hera fa sapere che non risultano sversamenti direttamente attribuibili agli impianti della multiutility: il depuratore di Formellino sorge infatti alcune centinaia di metri più a valle del corso del Lamone. Chiunque si avventuri in via San Giovanni di Formellino non può fare a meno di notare come l’epicentro del problema si trovi proprio in corrispondenza del ponte detto ‘delle Bambole’ o ‘delle Bambocce’. Lì infatti sorge un impianto di sollevamento che convoglia gli scarichi fognari, tramite una tubatura, direttamente al non lontano depuratore. "È possibile che, complici i lavori in corso al depuratore danneggiato dall’alluvione, questo non abbia raccolto tutto il materiale in arrivo dalla conduttura – ipotizzano da Palazzo Manfredi – e che ciò sia all’origine dello sversamento dall’altra parte, più a monte, in corrispondenza del ponte di via San Giovanni di Formellino". L’ipotesi è che con le recenti piogge si sia messo in movimento tutto il materiale che per mesi si era sedimentato nei fossi. Quando le piogge sono contenute, quelle quantità di materiali fluiscono lentamente, dal momento che devono coprire vari chilometri di rete. "Arpae è allertata. Stiamo facendo tutte le opportune verifiche, teniamo sotto controllo la situazione". Gli interventi in corso al depuratore di Formellino dovrebbero migliorare la condizione dei rivoli e dell’aria circostante, fanno sapere da Palazzo Manfredi: "Dalla scorsa alluvione il depuratore non lavora al 100% della sua capacità. Al momento i lavori all’impianto sono tuttavia ancora in corso: il depuratore, almeno fino al mese di giugno, continuerà a operare in deroga per consentire lo svolgimento degli interventi di ripristino".

Filippo Donati