ll campo sportivo di San Romualdo: "Da rivedere la sua gestione. Sia aperto all’uso pubblico"

Lettera dei residenti al sindaco. L’area viene usata solo per attività calcistica e addestramento canino "Secondo l’atto di concessione devono essere garantite anche passeggiate, corsa e giochi vari".

ll campo sportivo di San Romualdo: "Da rivedere la sua gestione. Sia aperto all’uso pubblico"

ll campo sportivo di San Romualdo: "Da rivedere la sua gestione. Sia aperto all’uso pubblico"

Riapertura dell’impianto all’uso pubblico, disponibilità dell’area allo sgambamento cani, attività di addestramento dei cani da limitare alle ore serali. Fa discutere - ed è oggetto di una lettera al sindaco di Ravenna di cui è prima firmataria Valeria Casadio e sottoscritta da 40 residenti - la gestione del campo sportivo di San Romualdo "Luca Benedetti" che, attualmente, riserva la disponibilità dell’impianto solo all’associazione Stella Azzurra per l’attività calcistica e all’associazione Vismara per "il corso annuale di addestramento cani in orario serale", come previsto dal progetto gestionale approvato dal Comune.

I cittadini di San Romualdo chiedono, invece, che l’impianto sia "riaperto anche all’uso pubblico", come impone l’articolo 6 dell’atto di concessione, garantendo "uno spazio destinato all’utenza libera" esterno al campo da calcio regolarmente recintato, "con possibilità di svolgere attività sportive quali passeggiate, corsa e giochi vari, durante la giornata", come dice il progetto gestionale stesso. Inoltre, nella lettera, i residenti chiedono che sia mantenuto il seguente impegno previsto nel progetto gestionale: "Area sgambamento cani – area delimitata, dedicata e opportunamente attrezzata, aperta tutti i giorni, in tutte le ore della giornata, a disposizione dell’intera cittadinanza. Viene garantita dalla scrivente società la pulizia e la sistemazione dei cani".

Inoltre i residenti chiedono che il corso di addestramento cani si svolga esclusivamente in orario serale, come da impegno assunto nel progetto gestionale, e che il terreno su cui il corso si svolge venga, al termine di ogni lezione, ripulito da eventuali deiezioni dei cani non raccolte e spianato dai sommovimenti del terreno prodotti dai cani stessi durante le loro attività. Ad ogni modo, per quanto autorizzato dal Comune, il corso annuale di addestramento cani, "offerto a pagamento con tariffe di mercato, offre un servizio di natura privata, non compatibile con l’uso pubblico dell’impianto a favore della cittadinanza".

Giorgio Costa