Lo scopo è contrastare l’aumento delle tariffe. Ma funzionerà?

Il Decreto Carburanti del 31 marzo 2023 impone l'esposizione di un cartellone con i prezzi medi regionali per contrastare l'aumento dei prezzi dei carburanti. I gestori hanno 30 giorni per adeguarsi, pena multe da 200 a 2.000 euro.

Lo scopo è contrastare l’aumento delle tariffe. Ma funzionerà?

Lo scopo è contrastare l’aumento delle tariffe. Ma funzionerà?

Il Decreto Carburanti del 31 marzo 2023, convertito con modificazioni nella legge numero 232023, ha stabilito l’obbligo per i distributori su strade di esporre un cartellone riportante i prezzi medi regionali (per le autostrade, il prezzo medio è invece quello nazionale), relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita. Il cartello va esposto accanto ai prezzi effettivamente praticati, con aggiornamento quotidiano. Lo scopo è quello di contrastare l’aumento del prezzo dei carburanti, favorire la concorrenza e scoraggiare le speculazioni. Anche se in gran parte della provincia i distributori si sono subito adeguati, i gestori hanno trenta giorni di tempo per mettersi in regola. L’obbligo di mostrare i prezzi medi scatta entro due ore dall’apertura del distributore, mentre chi opera 24 ore su 24 esporrà i prezzi entro le 10.30. In caso di violazione, sono previste multe da 200 euro a 2.000 euro.