L’omicidio di Antonio Rinelli. È battaglia fra i consulenti

Tutto ruota sugli ultimi minuti di vita della vittima, quando l’imputato Mirko Guerrini gli stringeva il collo

L’omicidio di Antonio Rinelli. È battaglia fra i consulenti

L’omicidio di Antonio Rinelli. È battaglia fra i consulenti

Si gioca tutto sulla ricostruzione della violentissima lite avvenuta nella notte fra il 7 e l’8 aprile 2019 in via Orsa Maggiore a San Mauro Mare, che si concluse con la morte di Antonio Rinelli, il processo che vede Mirko Guerrini imputato di eccesso colposo di legittima difesa. Testimoni che possano ricostruire in modo attendibile la lite non ce ne sono perché sia Manuela Castriotta, la donna contesa tra i due uomini, entrambi ravennati, sia sua madre non videro distintamente quello che stava avvenendo in strada, con i due uomini avvinghiati in una lotta mortale.

Il processo è iniziato nel settembre scorso e quella di ieri era l’ottava udienza, dedicata interamente alle testimonianze dei consulenti dei familiari di Antonio Rinelli, costituiti parte civile con l’avvocato Alessandra Pisa, e quello dell’imputato Mirko Guerrini, difeso dall’avvocato Antonino Lanza. Uno dopo l’altro, per complessive quattro ore e mezzo, sono stati sentiti i medici legali Marco Di Paolo (Pisa) e Vittorio Fineschi (Roma), consulenti della parte civile, e Mauro Gherardi (Ravenna) per la difesa.

Rispondendo alle domande degli avvocati Pisa e Lanza, del pm Laura Brunelli e del giudice Marco De Leva, Di Paolo e Fineschi si sono alternati ricostruendo, sulla base degli elementi emersi dall’autopsia, quello che può essere accaduto: spiegazioni medico legali su quel che avviene quando si comprimono i vasi che portano il sangue al cervello, la trachea e la carotide, con proiezione di fotografie molto crude. Secondo loro la morte di Antonio Rinelli è avvenuta dopo circa quattro minuti durante i quali Mirko Guerrini gli stringeva il collo facendo leva con braccio e avambraccio. Gherardi invece ha sostenuto che la compressione mortale è durata meno di un minuto. Sembra una questione di poco conto, invece è fondamentale per capire se la morte di Rinelli è stata quasi istantanea o se Guerrini ha infierito quando l’avversario era ormai esanime.

Paolo Morelli