Lottizzazione nell’area della Ghilana. La maggioranza si spacca

Clamoroso voto martedì sera in consiglio comunale: il blocco delle costruzioni ottiene un pareggio. Contrari, oltre all’opposizione, Alessio Grillini di Italia Viva e i due consiglieri della civica Faenza Cresce.

Lottizzazione nell’area della Ghilana. La maggioranza si spacca

Lottizzazione nell’area della Ghilana. La maggioranza si spacca

La Giunta faentina di centrosinistra martedì sera non ha ottenuto la maggioranza in consiglio comunale ed è successo sul tema più delicato di tutti, quello legato all’alluvione. Lo stop all’urbanizzazione dell’area della Ghilana proposto dall’Amministrazione non ha infatti ottenuto il via libera del Consiglio: decisive sono state tre assenze (due fra il Pd e una fra le opposizioni) ma soprattutto il voto contrario di Italia Viva e della civica Faenza Cresce. I cui voti, sommati a quelli di Fratelli d’Italia, Lega, Area Liberale e Progetto civico faentino hanno portato al pareggio: undici voti contro undici. Il voto era di puro indirizzo: a essere decisivo sul blocco alle costruzioni è infatti il pronunciamento del consiglio dell’Unione della Romagna faentina, arrivato ieri sera a larga maggioranza (21 favorevoli, 4 contrari) anche per quanto riguarda l’area di Biancanigo a Castel Bolognese.

L’inedito pareggio in consiglio comunale, infrantosi contro la Giunta, ha conseguenze che vanno ben oltre l’area verde di via Firenze, già comunque di per sé aspro terreno di contesa sin da quanto l’urbanizzazione ottenne i primi sì del Comune, quattro anni fa, per poi vedere una brusca virata da parte dell’attuale giunta, decisa a bloccare le urbanizzazioni – dietro consiglio della Regione e della struttura commissariale, come confermato ieri alla luce del Piano speciale post-alluvione – nelle zone colpite dall’alluvione. Il voto di contrario di Italia Viva e di Faenza Cresce non ha lo stesso peso: se nel primo caso il consigliere Alessio Grillini è notoriamente una personalità portata a buttare il cuore oltre l’ostacolo, prendendosi spesso numerosi rischi, dall’altro i consiglieri della piccola realtà civica non sono decisamente uomini dediti agli avventurismi o alle fughe in avanti. Faenza Cresce è la lista civica emanazione del mondo della cooperazione post-democristiana: ogni suo voto in consiglio non è mai solo l’espressione delle sensibilità dei due consiglieri Luccaroni e Cappelli, ma di un intero blocco sociale ed economico, lo stesso che proprio in queste fatidiche ore si vocifera possa virare in direzione del centrodestra – nello specifico in quota Forza Italia – in vista delle prossime elezioni regionali, causando un probabile smottamento elettorale. Quella di Faenza Cresce è una presa di posizione ancora più forte se si pensa che il blocco alle nuove urbanizzazioni aveva il beneplacito sia della struttura capeggiata da Figliuolo che di Bonaccini: per i civici tuttavia ci sono ordini di scuderia di grado più alto di quelli del presidente e del generale. Il messaggio al Pd di Elly Schlein è arrivato forte e chiaro: la rivoluzione urbanistica ed ecologica che i progressisti intendono mettere in campo in risposta all’alluvione e alla crisi climatica non gode del sostegno di una parte del mondo economico che finora aveva costituito una delle colonne portanti del centrosinistra romagnolo.

Filippo Donati