Mattarella a Ravenna, ovazione per il presidente. "Politica non sia disumana"

La visita nel trentesimo anniversario della morte di Benigno Zaccagnini. Prima la tappa al cimitero, poi il commosso ricordo al Pala De Andrè

Sergio  Mattarella a Ravenna per i 30 anni della morte di Zaccagnini (Ansa)

Sergio Mattarella a Ravenna per i 30 anni della morte di Zaccagnini (Ansa)

Ravenna, 5 novembre 2019 - Un lungo e affettuoso applauso ha salutato l'ingresso del Presidente Sergio Mattarella (foto) al Pala De Andrè. Il Presidente è arrivato alle 10 del mattino, nel piccolo aeroporto cittadino di La Spreta: ad attenderlo il silenzioso ma corposo cordone di protezione delle forze dell'ordine e il prefetto Enrico Caterino, che gli ha dato il benvenuto a nome della città.  Di lì il corteo presidenziale si è mosso, fermandosi al cimitero monumentale, dove il capo dello Stato ha reso un primo omaggio a Benigno Zaccagnini, di cui oggi ricorrono i trent'anni della scomparsa, deponendo una corona sulla sua tomba sotto una pioggia battente.Ad aspettarlo la famiglia di Zaccagnini e il sindaco Michele De Pascale.

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L'accoglienza

Poi è arrivato al Pala De Andrè, blindato per l'occasione, dove alle 11 lo attendeva la cerimonia ufficiale.  Un lungo applauso ha accolto Mattarella: i 1.200 studenti lo hanno idealmente abbracciato con l'entusiasmo che solo i giovani possono avere. Delicato il benvenuto in musica del coro Libere Note delle scuole primarie Pascoli e Mordani dell’istituto comprensivo Novello, diretto da Catia Gori che hanno intonato l'Inno d'Italia (video). In platea, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini; l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi; l'ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini; il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli; l'ex ministro delle Infrastrutture e capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio; l'ex presidente del Pd, Rosy Bindi; l'ex segretario del Partito Popolare Italiano, Pierluigi Castagnetti e Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna e parlamentare di LeU.

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Poi ha preso la parola il sindaco Michele De Pascale, salutato con grande calore  dagli studenti; il primo cittadino  ha parlato a braccio, con  emozione, ricordando il valore dell'ex segretario Dc e chiudendo il suo intervento con un "Viva Zac, viva l 'Italia". Subito dopo il  professor Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea dell’Università Iulm, ha tracciato  un profilo storico-biografico di Benigno Zaccagnini, un ricordo reso ancor più vivo dalla proiezione della sintesi  del documentario sulla vita di Zaccagnini prodotto da Rai cultura, la cui versione integrale andrà in onda stasera su Rai Storia, alle 21.10.

Il ricordo

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“C'era del fascino nel legame così stretto che Zaccagnini aveva con la sua città e, insieme, la sua apertura verso l'altrove. Un legame che ricordo evidente nella veglia che ha preceduto il giorno dei funerali, trent'anni fa. Una veglia improvvisata e illuminata dalle parole di Ersilio Tonini”, ha detto Mattarella (video) che ha interrotto il suo intervento – a braccio – per consentire alla platea di tributare un lungo applauso anche per monsignor Tonini. Il capo dello Stato ha poi ricordato "quando nel congresso fu riconfermato segretario" della Dc, "alla proclamazione non c'era: era partito velocemente per Ravenna, perchè era morto un suo amico. Questo rifletteva il senso di umanità profondo che lo muoveva, perché la politica non può essere disumana".

"Vorrei ricordare alcune parole del suo ultimo discorso in pubblico alla fine dell'ottobre 30 anni fa: Zaccagnini parlò dell'esigenza, del dovere di offrire ai giovani un orizzonte di ideali, una prospettiva di valori per evitare l'inaridimento. Inaridirsi è il pericolo che si corre. E' un messaggio forte per oggi, per il nostro momento presente". ha proseguito Mattarella.

Ha preso la parola anche il sindaco Michele De Pascale, salutato con grande calore  dagli studenti; il primo cittadino  ha parlato a braccio, con  emozione, ricordando il valore dell'ex segretario Dc e chiudendo il suo intervento con un "Viva Zac, viva l 'Italia". Subito dopo il  professor Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea dell’Università Iulm, ha tracciato  un profilo storico-biografico di Benigno Zaccagnini, un ricordo reso ancor più vivo dalla proiezione della sintesi  del documentario sulla vita di Zaccagnini prodotto da Rai cultura, la cui versione integrale andrà in onda stasera su Rai Storia, alle 21.10.

Al Pala De Andrè (video) erano presenti, tra gli altri, i vertici di movimenti e associazioni alle quali Zaccagnini fu più vicino: Annamaria Furlan, segretaria nazionale della Cisl, e Giorgio Graziani, componente della segreteria nazionale dello stesso sindacato; quindi Roberto Rossini, presidente nazionale dell’Acli; il segretario nazionale di Confcooperative, Marco Venturelli; il presidente provinciale della Coldiretti, Nicola Dalmonte.