Mette teloni a protezione della duna. Ma la Capitaneria li fa rimuovere

Al bagno ‘Sabbia d’oro’ di Lido Adriano. Alberto Bagnolini: "Peccato, avevano contenuto le prime mareggiate"

Mette teloni a protezione della duna. Ma la Capitaneria li fa rimuovere

Mette teloni a protezione della duna. Ma la Capitaneria li fa rimuovere

Era un esperimento, per potenziare la protezione sulla spiaggia di Lido Adriano davanti al suo stabilimento balneare, ma non è stato possibile arrivare fino in fondo. Alberto Bagnolini, architetto oltre che bagnino, è titolare del Sabbia D’Oro a Lido Adriano. Aveva ricoperto la duna di protezione con un telone bianco come ulteriore difesa dalle mareggiate, ma ieri la Capitaneria di porto gli ha imposto di rimuoverlo. "Avevo iniziato a posizionarlo a ottobre, - spiega - quando ho alzato la duna. Sono partito con un primo lenzuolo di venti metri, poi ne ho aggiunti altri tre per una superficie totale di 60, 70 metri e ha funzionato, i miei colleghi dopo le piccole mareggiate che ci sono state hanno dovuto rinforzare la duna un paio di volte, io mai".

Bagnolini avrebbe voluto mettere alla prova la sua idea la notte scorsa, con un picco di due metri e mezzo d’onda previsti in serata e il mare da nord est, ma le protezioni erano già sparite. "Ogni anno - racconta - il mio stabilimento finisce sott’acqua. Volevo impacchettare la duna e l’ho fatto con i teloni che si utilizzano in campagna per coprire il grano, così l’acqua non avrebbe scavato nella sabbia e li ho rincalzati con sacchi di sabbia verso il mare e verso terra". Nel frattempo Bagnolini ha inviato una pec al servizio geologico del Comune per comunicare cosa aveva fatto. "Ho scritto che era un esperimento - racconta - e prima ancora di mandare la mail erano venuti alcuni tecnici della Regione e mi avevano detto che stavano studiando un metodo simile in uso a Lignano Sabbiadoro per sperimentarlo anche qui da noi". Il Comune però ha risposto a Bagnolini con una mail ordinaria chiedendo di rimuovere tutto perché non era stato chiesto il permesso alla Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio.

"Si trattava solo di un esperimento - osserva - e anche se quest’anno avevo usato teli bianchi, il prossimo, se avesse funzionato, li avrei montati color sabbia. Ogni anno spendo dai 10 ai 15mila euro a causa delle mareggiate. Avesse funzionato, sarebbe stato un bel risparmio anche per il Comune costretto ogni anno al ripascimento della spiaggia". Invece ieri l’esperimento è arrivato a capolinea. "Riccardo Santoni, direttore della nostra cooperativa bagnini - conclude il titolare dello stabilimento - mi ha chiamato per spiegarmi che il Comune aveva chiesto la rimozione delle lenzuola perché interrompevano la continuità della duna. Mi ha chiamato anche il presidente della cooperativa, Maurizio Rustignoli, si è comportato davvero da presidente, mi ha anche mandato due bagnini che mi hanno aiutato a rimuovere le coperture. Peccato, proprio la notte prima della mareggiata che mi avrebbe fatto capire se quel metodo funzionava davvero".

Annamaria Corrado